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Nuove tendenze artistiche dopo il 1886


gli anni dopo il 1886”
Se con l’impressionismo ci si trova dinanzi ad un raccoglimento, ad un intento comune, in grado di unire gli artisti, gli anni che succedono il 1886 sono invece di grande avventura; avviene infatti una ramificazione verso varie direzioni.
Rewald afferma la generazione lotta per nuove idee; vuole sfuggire alla tirannia accademica per acquistare maggior indipendenza.
Per quanto concerne il post – impressionismo, personaggi come Sisley, tendono molto a lavorare sul colore, rendendo il tutto più scientifico.
Colui il quale mette in evidenza questo passaggio così forte, è il critico – poeta Valery il quale, insieme a Baudelaire e Mallarmé, si soffermerà pienamente sull’arte e lui, nello specifico, sarà appassionato in particolar modo di Degas e di Cera. Sempre Valery, ha scritto dei quaderni sul linguaggio, sul tempo e sullo spazio, rappresentando il vero anticipatore delle più importanti correnti teoriche del 900.
I 15 anni finali dell’800 sono stati fondamentali per la formazione delle avanguardie storiche, come è stata, d’altronde importante, la teoria del superuomo di Friedrich Nietzsche.
Emerge tra l’altro il Simbolismo che si diffonde talmente tanto in questi anni che, sembra serpeggiare anche sotto Gauguin, Sisley e Vincent van Gogh; a riguardo, nel 1886 Morea scrive un Manifesto proprio sul Simbolismo.1

Tratto da STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA di Fabio Pavani
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