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Asor Rosa: i capisaldi decisivi nell’attività intellettuale e letteraria di Calvino


A giudizio di Asor Rosa i capisaldi decisivi da riepilogare sono:

1)    il nutrimento per una morale rigorosa

Il filo rosso nell’attività intellettuale e letteraria di Calvino è la persuasione che la scrittura sia un operazione morale. Nel midollo dl leone ad esempio Calvino vuole intendere che il meccanismo dell’invenzione letteraria viene influenzato dall’interno dal senso di responsabilità di cui l’operazione letteraria viene caricata (responsabilità etica dello scrittore). Ad es. tutto il ritratto di Amerigo Ormea, protagonista della Giornata di uno scrutatore, e proiezione autobiografica dello scrittore, è orientato secondo questo schema. Col passare degli anni questo fervore si attenua ed emerge in lui una visione sempre più (apparentemente) neutrale e distaccata dell’operare letterario: lo stoicismo si trasformò in scetticismo. I suoi saggi e si suoi racconti si trasformano ora in racconti enciclopedici e collezionistici, un tentativo di porsi da un punto di vista altro (es. Collezione di sabbia); letteratura come attività combinatoria. I suoi grandi libri della nuova maniera – gli iper o meta-romanzi (le città invisibili, il castello dei destini incrociati, se una notte d’inverno un viaggiatore) – propongono un senso dell’avventura. Se in precedenza gli eroi di Calvino si erano confrontati col mondo storico, ora lo scrittore si misura col cosmo. Si pone il problema se, per conoscere il cosmo, non sia anzitutto necessario conoscere la propria interiorità, muovendosi dunque verso un approdo esplicitamente autobiografico (es. Palomar), sempre presente anche in precedenza, ma celato dietro una fitta rete di allegorie formali e tematiche.

2)    la struttura ossimorica del pensiero calviniano

Ovvero l’esercizio di un linguaggio in una dimensione ordinata e formale: la letteratura è per Calvino al tempo stesso un fatto esistenziale e un fatto di civiltà. In lui fantasia e razionalità coesistono e s’intrecciano; si potrebbe perciò parlare di un realismo a base fantastica e di una fantasia a base realistica.

3)    una struttura semplice e comunicativa

Le Lezioni Americane infatti dovevano essere indirizzate a un pubblico di studenti; è perciò uno stile alto senza particolari difficoltà interpretative che non siano quelle derivanti dall’accumulo di materiali e citazioni. Nelle 5 (sei l’ultima non ha fatto in tempo a finirla) conferenze si mescolano sempre tre elementi: dichiarazione personale di poetica da parte dell’autore; un catalogo ragionato delle proprie letture e un ragionamento sul proprio modo di leggere i testi; c’è un intervento sui destini della lettura e della letteratura.

4)    fisico e mentale:
 
I valori che Calvino attribuisce alla propria concezione della letteratura sono di natura “fisica”: leggerezza, rapidità, visibilità, molteplicità; questa caratteristica si accentua se si considera che spesso il valore enunciato viene trattato in contrapposizione col proprio opposto (es. leggerezza/peso). Tutto ciò di cui parla è strettamente legato al linguaggio, valutato anch’esso in termini fisici: la testura linguistica è per Calvino come un organismo della natura da scrivere in termini fisici.

Tratto da IL PERCORSO LETTERARIO DI CALVINO di Alessia Muliere
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