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Descrizione e figura del pellegrino medioevale



Palmiere, o pellegrino della terra santa, dal nome delle palme che andava a cogliere a Gerico; romeo = pellegrino di roma; jaquot o jaquet quello di compostela. Il termine peregrinus in latino classico è applicato allo straniero, uomo o forestiero in viaggio, e che non ha senso di cittadinanza. Dopo la 1° crociata è divenuto termine usuale. L’abito che lo caratterizza, nell’iconografia medievale, è un lungo mantello a forma di pellegrina che copre tutto il corpo fino ai piedi. Il pellegrino portava poi un cappello rotondo tenuto da un sottogola. Infine il bordone, il bastone di marcia. Poi il pellegrino ha con sé una bisaccia, per contenere il bagaglio minimo. Due croci stradali nel percorso Puy-Conques mostrano il pellegrino con una tunica corta e stretta con cappa, bordone e sciarpa. Il bordone e la sciarpa sono consacrati in una cerimonia da un sacerdote, seguiti da una speciale benedizione, che troviamo conservata in un rito dell’abbazia di Saint-Cugot di Vallès. Partendo, poi, il pellegrino visita la chiesa d parrocchia e raccomanda a Dio e ai santi tutelari la famiglia e gli interessi. Molti pellegrini temono infatti il viaggio solitario per gli attacchi dei briganti, e la solitudine morale.
Comunque il pellegrino medievale è un gagliardo, un duro, non nuovo allo scherzo. È straniero nel senso medievale del termine: non sarà in nessun luogo a casa sua, ma troverà sempre ospiti per accoglierlo. Dio gli parlerà nel momento della debolezza e dello scoramento, vera e propria via Crucis. Gli incontri lo conforteranno. Il vero pellegrinaggio, con i maggiori benefici spirituali, è a piedi. Singolare è la storia del beato Paolo, giunto nel 1721 in inverno a San Martino di Belleville, con voto di arrivare a Roma. Il suo corpo fu trovato in primavera dietro ad un cespuglio, e da allora si venera come “beato Paolo di Ternel”. Comunque siccome nel medioevo la mortalità era elevata, sopravvivevano spesso solo i robusti. Il pellegrino faceva i conti con un sacco di cose tra cui stanchezza e maltempo. Ma anche uomini “fragili” furon pellegrini, come Abelardo o San Bernardo. Il buon senso suggeriva ai pedoni percorsi quotidiani da 30-40 km, almeno in pianura, meno in montagna.

Tratto da PELLEGRINI DEL MEDIOEVO di Dario Gemini
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