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Art. 148 comma 4 bis, le cause di inelegibilità

Art. 148 comma 4 bis, le cause di inelegibilità

Articolo 148 comma 4 bis: sono cause di ineleggibilità per i consiglieri di sorveglianza, inabilitati, interdetti, falliti e condannati a pene comportanti l’interdizione; coniugi/parenti e affini degli amministratori e coloro che sono legati alla società e controllate da rapporti professionali e patrimoniali. I requisiti di onorabilità e professionalità per i componenti del consiglio di sorveglianza sono stabiliti con regolamento adottato dal ministero di grazia e giustizia di concerto con il ministro dell’economia. Articolo 2409 duodecies cc: possibilità di introdurre nello statuto un limite al cumulo degli incarichi dei membri CDS. (per società quotate in articolo 144 terdecies regolamento emittenti). Articolo 148 comma 2 tuf: per socieàt quotate, almeno una componente del CDS debba essere eletta dalla minoranza. Come nel caso del collegio sindacale nel sistema tradizionale la tutela delle minoranze è rafforzata dall’articolo 149 comma 3 TUF: il CDS ha il dovere di comunicare alla CONSOB le evenutuali irregolarità riscontrate nell’attività di vigilanza, trasmettendo i verbali delle riunioni e ogni altra ulteriore documentazione, e il dovere di presentare denunzia al tribunale nel caso di fondato sospetto di gravi irregolarità nella gestione da parte deli amministratori. I consiglieri di sorveglianza durano in carica per tre ex e scadono alla data dell’assemblea indetta per il rinnovo dell’organo. L’assemblea può revocarli ad nutum(senza giusta causa) in qualsiasi momento da assemblea col voto di tanti soci rappresentanti almeno un quinto del capitale sociale, per il rapporto fiduciario che deve sussistere tra soci e consiglieri. Questa revocabilità facilitata da assemblea, una delle poche funzioni rimaste all’assemblea, condiziona negativamente l’indipendenza dell’organo di controllo. Il controllo contabile è esercitato da un revisore esterno, da una società di revisione(per società ricorrenti al mercato del capitale di rischio).

Tratto da DIRITTO DEL MERCATO FINANZIARIO di Fabio Porfidia
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