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Definizione di arte interstiziale

Definizione di arte interstiziale

Una delle tematiche maggiormente in uso nella visualizzazione contemporanea attuale è quella relativa alle marginalità esistenziali e ai luoghi depauperati. Se si dovesse decidere di dare una definizione globale all’arte degli ultimi anni, probabilmente il termine interstiziale costituirebbe il più valido esempio esplicativo.
Questo termine usato in modo esteso appare nel suo significato applicato all’arte contemporanea negli scritti di Maffesoli; il senso proprio nella teoria di Maffesoli evidenzia il parallelismo nella riduzione nel campo delle utopie dalla globalità al particolare, dal collettivo all’individuale. Allo stesso modo l’arte proporne una visione fortemente frammentaria della realtà in cui spesso riempie dei vuoti e dei silenzi significanti in cui il potere dell’ordine sociale non riescono nel tentativo di dotare il sistema di una totalità onnivora. Adesso l’evidente compiersi di un’arte che non possa realizzare eventi per così dire significativi e definitivi per la totalità del mondo risulta essere un valore basilare nel sistema culturale da risultare quasi un luogo comune della comunicazione. A partire dagli anni 80 l’arte ha inizialmente negato la possibilità di un inserimento reale nella società; dopo le grandi mostre, quali Les Immateriaux, Magicience del la Terre e Post Human, questa facoltà dell’arte di significare esclusivamente un ridotto universo di senso ha dato vita alle tendenze nuove dell’underground, quelle di esibire un’arte he si insinuasse nei frammenti sociali senza per questo raggiungere un’identità che fosse valore acquisito della moltitudine. Nascono così le mostre estemporanee realizzate negli spazi alternativi meno consueti: appartamenti occasionalmente adibiti a spazi espositivi, imbarcazioni, automobili e persino individui si sono prestati a divenire spazi alternativi per le esposizione di arte contemporanea, in alternativa allo spazio asettico del Museo contemporaneo. L’arte interstiziale e la frammentazione degli anni odierni si concentra sull’alterità, sull’altrove, sul qui e adesso ma non per sempre. Ad una realtà complessa e poliedrica il singolo gesto dell’arte e dell’azione curatoriale pongono solo un indizio, per via di singoli frammenti individualmente interpretati come parte indicativa del tutto e della realtà. Se quello dell’interstizialità è un atteggiamento d’approccio al sistema contemporaneo, diversamente l’ipotesi della frammentarietà dell’arte coinvolge nel suo approccio subliminale la globalità di insieme, quello sottoposto ad un’azione di rivalsa sociale, quale quella adottata da un’arte sotterranea e di valori di forte contrapposizione al sistema in atto e quella più prosaicamente protesa alla conservazione di un ruolo di diritto nel sistema comunicativo che è anche sistema di potere in atto.

Tratto da LA CURA CRITICA di Alessia Muliere
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