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Il rapporto tra immagine e parola, Schapiro


 Il 4°saggio, Scritte in pitture: la semiotica del linguaggio visivo, del 1976 ma pubblicato postumo nel 1996, riprende il tema generale del rapporto tra verbale e visivo, presente in Parole e immagini, declinandolo però in una diversa accezione: non più il rapporto tra un testo manoscritto o stampato e la sua illustrazione, ma il rapporto tra un’immagine e le parole che l’accompagnano ai margini o al suo interno, in quanto elementi esemplificativi (tituli) o esortazioni (iscrizioni cufiche) o strutturali (“fumetti” medievali) o funzionali (la firma dell’artista). L’opera di Schapiro resta fondata sui processi produttivi del dipinto; la sua critica dell’arte di tempi e luoghi remoti ci riconduce sempre all’artista, alla sua mano, non meno che al suo occhio e alla sua mente. Nell’opera di pochi altri critici è così chiaramente aperta la linea di distinzione tra interpretazione e creazione, tra vedere e fare.

Tratto da SEMIOTICA di Alessia Muliere
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