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Celestino V



Pietro del Morrone nasce a Isernia nel 1215 da agricoltori. Diviene benedettino a Faifoli, si ritira poi a vita eremitica sul monte morrone e sulla maiella. Qui inizia la congregazione monastica dello Spirito Santo, detta poi dei celestini. La sua fama di santità attira le folle. Dal 1292 al 94 la sede papale resta vacante per disaccordo tra i cardinali in conclave a perugia. Da una lettera dell’eremita pensano di poter chiamare proprio lui, che accetta dopo alcune esitazioni ed è incoronato all’Aquila cavalcando un asino. Ma era inesperto politicamente, e diviene strumento di Carlo II d angiò lo zoppo, re di Sicilia, e del re d francia Filippo 4° il Bello. Celestino crea in una volta 12 cardinali e pone la sua sede a Napoli, capitale del regno. In meditazione, capisce di essere manipolato. I consiglieri gli dicono che per fondati motivi può abdicare. Il 13 dicembre legge in concistoro la sua rinuncia, e reindossa il saio. Torna sulla maiella. Il successore Bonifacio 8° lo cerca per evitare fosse usato antipapalmente. E’ catturato a Vieste, e rinchiuso nella rocca di Fumone, dove muore nel 1296 conducendo vita ascetica. Dopo alcuni anni il suo corpo è trafugato e trasferito all’aquila nella basilica di s.maria di collemaggio, dove è ancora sepolto.

Tratto da LA CHIESA MEDIEVALE di Dario Gemini
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