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Funerali e sacrifici sciti, greci e persiani



In Scizia si strangola anche per i sacrifici, a differenza della Grecia che non strangola. Quindi gli Sciti sacrificano al re, contro solone che dice di non sacrificare un bue ai morti. L'unico sacrificio funebre greco lo troviamo in achille che sacrifica 12 troiani a patroclo. Seconda fase della cerimonia: l'anno dopo si fa un grande sacrificio con 50 persone strangolate e poi riti di purificazione..le donne si spalmano di pasta vegetale. Altro tratto della cerimonia: in questa specie di purificazione si dice che gli Sciti uggiolano di piacere, verbo usato per gli animali. Quindi una purificazione senz'acqua, a differenza dei greci, e in un contesto di aromi. Guardiamo un attimo verso sparta. Erodoto dice che in caso di morte del re gli spartani fanno come i barbari dell'asia. E poi trova punti di contatto con persiani e Sciti. Gli spartani mostrano il corpo del re, praticano una specie di imbalsamazione con miele o cera, e quando il re muore le donne battono con dei paioli e regna una grande promiscuità. Tutto cio è contrario alle leggi di solone. Questi funerali sono anche legati alla necessità: necessario che della gente si raccolga a sparta. I partecipanti alla cerimonia emettono lamenti infiniti, come fanno i persiani. Mentre solone proibisce il canto funebre. Per gli Sciti abbiamo visto che i funerali sono puro vedere, senza un dire. Anche i funerali dei re spartani sono dalla parte del vedere, ma con l'intervento di un dire inarticolato, i lamenti. Ad atene invece il dire passa in 1° piano: si espongono non cadaveri ma ossari, e l'oratore è voce della città. Quindi la distanza atene-sparta-Scizia è nella distanza tra queste 3 manifestazioni. Poi gli spartani si autopercuotono. I re spartiati sono sepolti dentro la citta, a differenza di altre citta greche.

Tratto da ERODOTO, IL PADRE DELLA STORIA? di Dario Gemini
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