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Lijphart: tipi e qualità della democrazia


Tipi di democrazia  : Lijphart prendendo come criterio la cultura politica (omogenea o eterogena), e il comportamento delle èlite (coesivo o competitivo), ha fatto risalire 4 tipi di democrazia: 1)Consociativa: cultura politica eterogenea, èlite portata al compromesso; 2)Spoliticizzata: cultura politica omogenea, èlite coesa; 3)centripeta: cultura politica omogenea, ma èlite in conflitto; 4)centrifuga: cultura politica eterogenea e èlite in conflitto.   Lijphart ha rivisto e riformulato una classificazione di titpi di democrazia stavolta prendendo come criterio le caratteristiche istituzionali dividendo democrazie maggioritarie (conflittuali o consensuali) e democrazie proporzionali (conflittuali e consensuali), più che il temrine consensuali sarebbe stato meglio continuare ad usare io termine consociative. Il risultato è il seguente: Proporzionale consensuale (germania austria Paesi Bassi ); proporzionale conflittuale(Italia dal dopo guerra al 93, ) ; maggioritario consensuale(Gran Bretagna fino al 79); maggioritario conflittuale (Italia 93).Caratteristiche del modello maggioritario (o modello Westminster): Il governo detiene una solida maggioranza; sistema bipartitico; governo centralizzato e unitario; costituzione flessibile; bicameralismo asimmetrico.  Molte di queste caratteristiche sono da rivedere, naturalmente come il punto dell costituzione flessibile, e ciò rende questa classificazione appannata.                                                             Caratteristiche del modello consensuale: governo di coalizione, equilibrio tra potere legislativo ed esecutivo, sistema multi partitico, assetto istituzionale decentrato costituzione scritta bicameralismo simmetrico.
La qualità della democrazia: Lijphart utilizza due criteri per valutare una democrazia: la durata dei governi, relativamente semplice da definire, e la qualità, questa più difficile da definire. I criteri utilizzati da Shimitter sono principalmente due: la partecipazione dei cittadini, che comprende anche la valutazione e le richieste, al centro di questi rapporti sta il meccanismo elettorale, con il quale si scelgono i rappresentanti che competono liberamente per il voto. Un tipo di valutazione può essere quindi l’affluenza alle urne, gli iscritti ai partiti ecc. Più difficile è valutare le risposte dei governanti , nell’epoca dei sondaggi potremmo semplicemente testare la soddisfazione dei cittadini rispetto la politica, anche se queste valutazioni attengono più al funzionamento dei regimi politici, che alla qualità delle democrazie in quanto tali.
Sommario: la teoria democratica è fondata sull’assunto che gli elettori sono razionali e i governanti responsabili. E proprio da qui partono le maggiori critiche alla democrazia, che ritengono i cittadini, non informati e no vogliosi di informarsi(il cosiddetto uomo massa ), e i governanti sono irresponsabili e manipolatori. Senza parlare del fatto che il regime democratico non è riuscito a far scomparire le oligarchie, gli interessi particolari , i poteri invisibili ecc. Bobbio è dell’opinione di ridimensionare la portata delle promesse della democrazia, mentre Dhal rilancia per un evoluzione futura che tenga fede a tali promesse. Quel che è certo e che comunque comparata ad altri tipi di regimi (non democratici), resta sempre per ora la miglior forma di governo, per diciamo tre caratteristiche fondamentali a volte più accentuate a volte meno: pluralismo , libertà, competizione, alternanza.

Tratto da SCIENZA POLITICA di Antonio Grisolia
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