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Definizione di imprenditore agricolo e imprenditore commerciale


La prima differenziazione all’interno della figura dell’imprenditore riguarda la natura dell’attività esercitata, a seconda che sia commerciale o agricola.
Il valore della distinzione attiene come sempre alla disciplina applicabile.
All’imprenditore commerciale si applica uno statuto speciale dal quale è invece esentato l’imprenditore agricolo.
La nozione di imprenditore agricolo assume allora un significato di tipo negativo, in quanto funzionale alla non applicazione di una certa disciplina.
L’art. 2195 c.c., che definisce la figura dell’imprenditore commerciale, nulla aggiunge a quanto già previsto dall’art. 2082 c.c.
Si dice che, mentre l’imprenditore agricolo è definito in positivo dall’art. 2135 c.c., quello commerciale è enucleato dall’art. 2195 c.c. solo in negativo: sono imprenditori commerciali tutti quelli che non sono agricoli.
In sintesi, quindi, la definizione di imprenditore agricolo è data in positivo ma ha valenza negativa; quella di imprenditore commerciale è data in negativo ma ha valore positivo.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Stefano Civitelli
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