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Modello cristiano e modello ellenistico della cura di sè



Nel modello cristiano (3-4° sec.), o ascetico monastico, la conoscenza di sé è legata alla conoscenza della verità come è consegnata nel Testo e manifestata nella Rivelazione. Il cuore va purificato perchè comprenda la parola. Per accogliere la verità bisogna occuparsi di se stessi, e per occuparmi di me devo avere già un rapporto con la verità del Testo e della Rivelazione. Poi la conoscenza di se è messa in pratica con tecniche che dissipino illusioni e tentazioni ed eludano seduzioni, decifrando i moti segreti dell'anima (esegesi di sé). Poi tale conoscenza non serve al ritorno a sé ma si volge verso il sé per rinunciarvi.
Il modello ellenistico si sviluppa negli ultimi secoli prima e nei primi dopo Cristo. Non identifica cura di sé e conoscenza di sé, né assorbe la cura nella conoscenza, ma privilegia la cura, non tende all’esegesi o alla rinuncia e l’obiettivo da perseguire qui è il sé. Il cristianesimo non ha una morale, ma ha riadattato la morale del modello ellenistico, la ha rielaborata. Conoscere se stessi qui non implica un'alternativa alla conoscenza della natura, ma la conoscenza di sé trova posto nel tema del convertirsi a sé solo grazie a un particolare rapporto tra conoscenza della natura e conoscenza di sé. Convertirsi a sé coincide con un certo modo di conoscere la natura.

Tratto da ERMENEUTICA DEL SOGGETTO di Dario Gemini
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