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La forma di governo Francese


l'elaborazione della nuova carta costituzionale che apre la quinta repubblica francese, avviene all'insegna di un totale rigetto del sistema di governo precedente, ovvero un parlamentarismo paralizzato da un sistema politico a multipartitismo estremo.
Dando vita ad una forma di governo semi presidenziale con un presidente della repubblica con poteri più ampi rispetto ai sistemi parlamentari.
Il compromesso costituzionale, anziché (come negli altri paesi), avvenire nell'ambito socioeconomico, qui avvengono nell'ambito del sistema politico e del suo funzionamento.
Il parlamento è bicamerale camera e senato , però con poteri differenti, infatti se un progetto di legge del governo deve essere presentato alla camera per essere discusso, la presentazione anche al senato è a discrezione del governo.
Inoltre si noti l'assenza, nel processo di formazione del governo, del voto sulla fiducia di investitura.
La messa in questione della responsabilità del governo è possibile solo con una mozione di sfiducia a mandato iniziato.
Inoltre al parlamento non è permesso di fare emendamenti o proposte di legge che comportino una diminuzione delle entrate o un aggravio della spesa pubblica, e il governo può opporre l'irricevibilità di emendamenti che considera al di fuori del tema in questione.
E l'assemblea se il governo lo richiede si pronuncia con un solo su tutto o parte del testo in questione, senza poter andare nel particolare.
Inoltre la nuova costituzione ha individuato una serie di materie che si dividono tra governo e parlamento. L'art 37 prevede un elenco di materie che appartengono alla disciplina legislativa , il resto appartiene alla potestà regolamentare del governo .  Quindi nella quinta repubblica si evince un rafforzamento dell'esecutivo e del presidente della repubblica e ridimensionamento del parlamento,che la dottrina ascrive riduttivamente ad un processo di razionalizzazione parlamentare.
Il consiglio costituzionale vigila su eventuali sconfinamenti da parte del parlamento su materie non previste x disciplina legislativa o viceversa, sui regolamenti. Ci sono così due distinti potestà regolamentari del governo, la prima riguarda l'approvazione di regolamenti che non fanno alcun riferimento a leggi principio, o guida, i secondi quelli a noi più familiari, i regolamenti derivati, ovvero che vanno ad regolamentare nel dettaglio una legge del parlamento.Per questo si è anche parlato di rivoluzione delle fonti per il nuovo ruolo dei regolamenti, ma in teoria una prassi parlamentare quarantennale, non ha lasciato adito a dubbi circa l'assenza di qualsiasi rivoluzione regolamentare, e la conferma che la legge è sempre superiore, e che i regolamenti anche autonomi, possono essere in qualsiasi momento oggetto di dispilina di legge.

Tratto da DIRITTO COSTITUZIONALE COMPARATO di Antonio Grisolia
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