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Eziologia e trattamento della schizofrenia


Eziologia

Fattori genetici: evidenze genetiche molto forti, sulle quali si sta lavorando.
Strutture e funzioni cerebrali: I NT giocano un ruolo fondamentale nella schizofrenia. La dopamina non può, quasi sicuramente, rendere conto da sola della schizofrenia: sono oggetti di studio la serotonina, il GABA e il glutammato. La corteccia prefrontale (ridotta attivazione) entra in gioco nella schizofrenia, assieme alla dilatazione dei ventricoli.
Stress psicologico: Status socioeconomico e schizofrenia sono collegati (teoria della selezione sociale). La comunicazione all'interno della famiglia (e lo stress che ne deriva da essa) è importante, per spiegare la schizofrenia. Anche la misura dell'emozione espressa è predittiva di recidive.
Studi evolutivi: I bambini più predisposti alla futura schizofrenia sono bambini con difficoltà di attenzione e di controllo motorio.

Trattamento della schizofrenia

Terapie farmacologiche: farmaci antipsicotici (neurolettici): fenotiazina (azione bloccante sui recettori sinaptici della dopamina, che riduce l'influenza della dopamina sul pensiero, sulle emozioni e sul comportamento) , clorpromazina, butirrofenoni, e tioxanteni. Gli antipsicotici non sono una cura, e presentano numerosi effetti collaterali (capogiri, appannamento della vista, disfunzioni sessuali, effetti collaterali extrapiramidali= assomigliano ai sintomi del morbo di Parkinson), richiedono il monitoraggio dei primi segni di recidiva, una terapia di sostegno settimanale, sedute di informazione e istruzione per le famiglie. Anche gli antipsicotici atipici (clozapina e risperidone) sono efficaci. I soli farmaci, però, non costituiscono un trattamento del tutto efficace, perchè i pazienti schizofrenici hanno bisogno di apprendere o di riapprendere le modalità necessarie per far fronte alle tante sfide e difficoltà poste dalla vita quotidiana.
Trattamenti psicologici: le terapia psicoanalitiche non hanno dimostrato un'efficacia totale. La terapia familiare, invece, mirante a ridurre i livelli elevati di emozione espressa (ostilità, ipercriticità  e iperprotettività), è un valido strumento per la prevenzione delle recidive. L'addestramento alle abilità sociali e varie terapie cognitivo-comportamentali (addestramento cognitivo di base, terapia personale) hanno aiutato i pazienti ad affrontare gli stress della vita, e a condurre un'esistenza più ordinata e costruttiva. Importanza di intervenire con strumenti sia farmacologici che psicosociali.



Tratto da PSICOLOGIA CLINICA di Alessio Bellato
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