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Definizione di odonomastica cittadina



CUN MATERIALE VISIVO: L'ODONOMASTICA CITTADINA. Muovendosi nelle nostre città non è necessario sapere chi sia Garibaldi o Cavour; è sufficiente che essi risultino un' indicazione che, con alta probabilità, segnerà una zona centrale di una qualsiasi città italiana. Oggi dunque le nostre città sono una sistematica griglia di nomi e numeri visibili nelle strade che, a partire dal Centro, ordina e struttura tutto il tessuto urbano.
Nella foto di Colonia focalizziamo tratti essenziali di questo nuovo tipo di organizzazione / orientamento dello spazio:
-  Ruolo dell'autorità → ben visualizzato dal gesto impositivo compiuto dall'ufficiale dell'esercito vincitore.
- Importanza del numero → la successione con numeri arabi dal centro alla periferia identifica una serie di coppie logiche. Inoltre per molti versi la triade leggere – scrivere – far di conto poggia in fondo sulla capacità di misurare, di ordinare, di ritmare, che si pone come presupposto cognitivo per i processi di alfabetizzazione.
- Dimensione pubblica → è necessario che di tutto questo rimanga traccia visibile ed è indispensabile che tale sistema venga pubblicamente usato e quindi riconosciuto da tutti.
Dunque a partire dalla fine del 1700 il nuovo sistema onomastico – numerico, col soddisfare una serie di esigenze portanti (organizzazione, diffusione, visibilità, controllo) ha contribuito a dar forma ad un coerente modello educativo. I nomi astratti delle strade non servono solo ad orientare i passi ma devono orientare anche la mente, i cuori e la memoria: eroi, vittorie, benemeriti della patria, valori e principi che indicano evidentemente una direzione culturale di più ampio respiro.

Tratto da STORIA DELLA PEDAGOGIA di Gherardo Fabretti
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