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Il senso di identità delle fonti orali



MEMORIA E INTERPRETAZIONE.
- Difficoltà della trascrizione → le fonti orali non sono semplici racconti ma sono l'esito di un incontro tra persone: intervistatore e intervistato. Da ciò si traggano le dovute cautele.
- L'attendibilità → l'attendibilità delle fonti orali è speciale e diversa rispetto ad altri tipi di fonte. Nell'aderenza ai fatti si insinua sempre il simbolico, l'immaginario, il desiderio.
- La ricostruzione → dipende dalla percezione e dalla comprensione individuale, che è basata sull'interesse individuale e sociale. La ricostruzione è un passato che si presentifica, una riformulazione che è soggetta di volta in volta a riaggiustamenti e revisioni che derivano dal mutare dei punti di vista operanti nel presente.
- Difficoltà del ricordo → si manifestano meccanismi di difesa, di rimozione, di enfatizzazione .

I RICORDI DEGLI ANZIANI E IL SENSO DI IDENTITÀ. I racconti orali sono per natura propria atti performativi, atti cioè in cui e per i quali il soggetto enunciante parla ed esibisce sé stesso agendo sull'ascoltatore, sulla base non solo delle parole ma del tono, della mimica dei gesti. Parliamo di presbitismo della memoria per chiarire come i ricordi più solidi siano quelli più lontani. Raccontare significa ricapitolare, raccontarsi elaborando quello che è successo prima.

Tratto da STORIA DELLA PEDAGOGIA di Gherardo Fabretti
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