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Caratteristiche dell'imprenditore commerciale

È imprenditore commerciale colui che esercita una o più delle seguenti categorie di attività, elencate dall'art. 2195:
- Attività industriale diretta alla produzione di beni o servizi (imprese industriali);
- Attività intermediarie nella circolazione dei beni (commercio);
- Attività di trasporto;
- Attività bancarie o assicurative.
Dovrà essere considerata commerciale ogni impresa che non sia qualificabile come agricola.

B) Piccolo imprenditore

È sottoposto allo statuto generale dell'imprenditore, ma è esonerato, anche se esercita attività commerciale, dalla tenuta delle scritture contabili e dall'assoggettamento al fallimento. Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un'attività professionale in cui sia prevalente il lavoro proprio e/o dei componenti della propria famiglia rispetto al lavoro altrui e ai capitali utilizzati (art. 2083). In base all'attuale disciplina non è soggetto al fallimento l'imprenditore commerciale che dimostri il possesso congiunto dei seguenti requisiti:
Investimenti per trecentomila euro;
Ricavi lordi per duecentomila euro;
Debiti (anche non scaduti) non superiori a cinquecentomila.
Queste cifre vengono calcolate nella media di tre anni (per adeguarle alla svalutazione monetaria). Basta il superamento di un solo parametro per essere esposti al fallimento.


Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Alexandra Bozzanca
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