Skip to content

Le posizioni innatiste più estreme


Ma, dopo tutto quello che è stato detto, cosa differenzia la conoscenza degli oggetti posseduta dai bambini piccoli da quella ricca e sofisticata degli adulti?
La Spelke sintetizza la posizione degli approcci innatisti più estremi: sostiene che la maggior parte delle conoscenze che l'uomo possiede sulle proprietà degli oggetti del mondo fisico e sulle leggi della fisica che ne regolano il comportamento non gli derivano né dall'esperienza percettiva né dall'azione sul mondo, ma sono parte del suo patrimonio biologico.
La “core knowledge thesis” afferma che i bambini vengono al mondo muniti di un insieme di principi dominio-specifici, che sono gli stessi che costituiscono il nucleo del pensiero maturo dell'adulto sul mondo fisico. Lo sviluppo cognitivo, quindi, non implica cambiamenti e riorganizzazioni concettuali radicali, ma piuttosto l'arricchimento di un nucleo di conoscenze stabile, ampliato grazie all'esperienza.
La “active representation thesis” afferma che i bambini sono capaci non solo di rappresentarsi, ma anche di ragionare sugli aspetti e sulle proprietà del mondo fisico, per arrivare a compiere inferenze sugli aspetti del mondo, dei quali non ha esperienza diretta.
Utilizzando il paradigma della violazione dell'aspettativa, Baillargeon ha abituato un gruppo di bambini di 3-4 mesi a uno schermo mobile che ruotava lungo un arco di 180°. Successivamente, uno sperimentatore poneva un cilindro sul piano su cui ruotava lo schermo, in una posizione che ostacolava la rotazione dello schermo. L'evento impossibile era che lo schermo compiesse ugualmente la rotazione di 180 °, nonostante il cilindro fosse stato posto in posizione di impedimento.
Egli dimostrò, inoltre, che bambini di 4 mesi sono in grado, nella generazione delle inferenze relative agli effetti prodotti dall'oggetto nascosto sull'evento visibile, di prendere in considerazione la relazione esistente tra l'altezza dell'oggetto posto dietro lo schermo e l'angolo di rotazione possibile dello schermo. Più tardi, attorno ai 6/7 mesi, i bambini possono discriminare tra gli effetti esercitati sulla rotazione dello schermo da un oggetto rigido e da un oggetto soffice e comprimibile.

Tratto da LO SVILUPPO COGNITIVO di Alessio Bellato
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.