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Processo diagnostico in caso di pazienti affetti da malattia fisica


Scopo specifico della consultazione in questi casi è in primo luogo verificare se e come significati patologici si sono associati al sintomo fisico: si tratta, in altre parole, di verificare come questa menomazione venga o meno integrata nella personalità del soggetto. Bisogna indagare se l'esame di realtà viene mantenuto, quali meccanismi di difesa vengono messi in atto nei confronti della malattia, se alcuni di tali meccanismi vengono usati in modo massiccio, se ne viene usato prevalentemente uno solo o invece l'uso sia più variegato. È importante comprendere quanto i meccanismi di difesa messi in atto colludano o meno con la possibilità di convivere in modo più o meno adeguato con la malattia.
Importante anche valutare gli effetti della malattia sull'equilibrio libidico, se permane un investimento narcisistico del sé con un'adeguata autostima, o se questa di abbassa.
Naturalmente, è fondamentale stabilire se prima dell'instaurarsi della malattia lo sviluppo raggiunto dalla personalità fosse normale o invece ci fossero distorsioni, arresti, strutturazioni nevrotike o psicotiche.
Discorso a parte vale per le malattie a stadi terminali, come può essere il caso dei tumori: in questi casi bisogna in primo luogo valutare la possibilità o meno del paziente di accettare di conoscere la realtà della malattia. Se si pensa che il paziente non sia in grado di affrontare la realtà, il sostegno deve essere dato ai familiari o all'equipe medica che si occupa del caso.

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