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Studio e lavoro nell'Esicasmo



Lo studio e la conoscenza non dovevan esser fini a se stessi. L'inutilità di uno studio non finalizzato alla crescita interiore è preso in esame a proposito della falsa filosofia. Soprattutto quando questa si riduce ad arte della disquisizione. Marco Aurelio esorta se stesso a buttare i libri. Anche i cinici eran ostili al vano sapere. La grecia antica non ha una vera letteratura religiosa, solo classici come omero o esiodo, che i pitagorici, ad es, leggevano a voce alta durante i banchetti. La lettura sacra si collega all'effetto taumaturgico della parola ispirata. Anche la parola di Empedocle si dice sanasse. Il medico che conosce i misteri della natura è dunque filosofo, nel senso di fisiologo, colui che conosce il visibile e l'invisibile con le loro connessioni e rivendica a sè sia mantica che medicina. Per i cinici la vita filosofica implica il ponos, la fatica, connessa al concetto di askesis. Per Seneca la fatica fa sbollire l'eccesso di passionalità e caccia i vizi legati all'ozio. In grecia si usava molto anche la pratica dell'esame di coscienza, soprattutto tra pitagorici e stoici, e comunque il neostoicismo somiglia molto alle pratiche monastiche siro-palestinesi. A sera i pitagorici ripercorrevan la giornata, al mattino la programmavano. Ricapitolare le azioni del giorno era detto psicostasia=pesa dell'anima. Anche seneca è per questa pratica.
Nell'esicasmo la lettura è raccomandata. arresta il vagare della mente, se lettura di esichia o preghiera. La lettura spirituale dunque è utile, ma inferiore alla contemplazione: infatti in nessuna lettura il nous può custodirsi indiviso; altra cosa la percezione unitaria che, nella libertà del nous, si compie misticamente nel silenzio. La ragione (logos) unita al nous è un dono di Dio ma se si dedica a misurare cielo e stelle si perde in cose inutili. Il lavoro manuale non ha controindicazioni. 5 sono le attività dell'esichia: la recita dei salmi, la preghiera, la lettura di autori spirituali, il ricordo continuo di Dio e della morte, una misura del lavoro manuale, per vincere accidia e ozio. Anche le genuflessioni e certi esercizi fisici frenano le passioni. Le metanie, prostrazioni della preghiera, Erano un forma di preghiera ascetica. Ci sono le piccole metanie, che si fanno restando in piedi, e le grandi metanie; che invece comportano più esercizio fisico. Metania vuol dire piegarsi davanti a Dio e agli uomini. - Basilio il grande consiglia l'esame di coscienza, la sera ma anche di giorno facendo attenzione a se stessi.
Comunque ci pare evidente che l'ascesi dei padri neptici continua quella dei filosofi antichi, che ne è la base. Si potrebbe anche pensare che la ricerca spirituale conduca alle medesime scelte di vita. Le principali corrispondenze si notano tra i movimenti pitagorico-platonico-stoici ed Evagrio.

Tratto da ORIGINI GRECHE DELL'ESICASMO di Dario Gemini
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