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Cuore nell'Esicasmo



Il cuore è l'organo più importante dell'uomo, talamo del nous, ed è l'ultimo organo a morire. E' anche centro dell'uomo, sul piano fisico (posizione centrale), psichico (in esso convergono tutte le potenze del corpo e dell'anima), spirituale (campo di battaglia del bene e male). Ha funzione unificante, in esso si unificano le sensazioni; nel cuore si incontrano anche i molteplici livelli dell'essere di cui l'uomo è partecipe. Nel cuore l'anima si unisce al corpo e da lì lo dirige. Ma il cuore è anche il luogo in cui interviene la grazia. Il cuore contiene. "Cuore" può indicare molte cose: l'organo di carne, o un realtà psichica, sede delle potenze naturali dell'anima: intellettiva, razionale, volitiva. Ad un livello più sottile c'è la sede dell'essenza (ousia) dell'anima, che non è corporea e si trova nel luogo più centrale del cuore, dov'è il pneuma più purificato. Quindi nel cuore, in perenne movimento, cè 'la sede dell'anima (psyche) anch'essa in perenne movimento. In essa c'è il pneuma che forma l'ochema, sede in cui si trova l'essenza del nous. Spesso si usa dire "uomo interiore" al posto di cuore. Esso può divenire tempio di Dio e della Grazia. Quando non si ricevon più impressioni di pensieri diviene il santo tempio interiore di Dio. Poi si parla di un fondo del cuore, inattingibile al diavolo. Nel cuore è anche presente la grazia ricevuta dal battesimo, che è sovrannaturale.

Tratto da ORIGINI GRECHE DELL'ESICASMO di Dario Gemini
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