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Banchetti e danza per l'anima



Platone respingeva modi lamentosi o effeminati, e salvava dorico e frigio perchè legati a coraggio e sobrietà. Aristotele limitava l'istruzione col solo modo dorico. I filosofi non rifiutarono la musica. Mousike per i greci designava ogni attività che sorgesse per ispirazione delle muse. La musica esprime l'accordo del molteplice nell'uno. Usata bene può purificare e guarire. Lo vediamo soprattutto nella tradizione pitagorico-platonico-neoplatonica. Platone dice che può servire ad elevare l'anima, facendo presa sulla sua parte emotivo-irrazionale. Però bisogna star attenti. Vanno fuggite le musiche molli. Epicuro e Diogene erano contrari alla musica. Mentre la danza fu più giustificata. Manteneva il corpo in intima armonia. Musica+ginnastica equilibrano piano fisico e psichico. Socrate danzava. Platone dice che la danza è di origine divina, mimando scene mitologiche sintonizzandoci con il creatore...
Presso i popoli antichi il banchetto era una sorta di comunione. La presenza del Dio lo sacralizza. Nei greci dell'età classica ci son 2 momenti nel convivio: deipnon, e abluzioni più invocazione dell'agathos daimon (conversazioni, chiacchiere, recita..).. Vedi il banchetto dei pitagorici. Essi rispettavano anche gli animali. Nell'esicasmo è utile solo la musica liturgica. Le feste e le chiacchiere inutili si evitino. Bisogna evitare anche chiacchiere e pettegolezzi, e incontri con amici non spirituali. Le bestie riconoscono però gli uomini virtuosi. Vedi l'abate Teodoro e le vipere.

Tratto da ORIGINI GRECHE DELL'ESICASMO di Dario Gemini
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