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Conoscenza e moto del pensiero in Platone



Platone distingue 2 tipi di conoscenza: una irrazionale e persuadibile che nasce dalla persuasione, l'altra che deriva da un insegnamento, e sempre vera. Sono in relazione l'uno al sensibile l'altro all'intellegibile. Il pensiero discorsivo comunque va superato per aver esperienza del divino. Solo elevandosi oltre i suoi limiti lo spirito può conquistare l'intuizione mistica dell'Uno. Nelle Enneadi sono usati riposo, quiete, immobilità, stasis, esychia, eremia. L'immobilità è risultato del fermarsi. Solo il riposo e la quiete si attribuiscono al nous. La concezione dei 3 tipi di movimento dell'anima nell'esicasmo è comprensibile solo alla luce della cosmologia antica e del rapporto macrocosmo-microcosmo. Nella cosmologia greca il cosmo si compone di 7 sfere, la più alta è costituita dal fuoco assoluto, aither, priva di movimento. al di là c'è solo l' apeiron..Aristotele parla di moto circolare e incorruttibilità dell'etere. In un testo ippocratico si dice che l'anima ha orbite circolari. Nel Timeo Platone insiste sulla parentela tra i cicli cosmici e fisiologici, correnti cosmiche e circolazione sanguigna. Con la differenza che quelli cosmici non conoscono perturbazioni essendo in equilibrio perfetto. Un movimento intelligente conserva gli stessi rapporti col centro. Emerge di fondo una concezione omogenea di matrice pitagorica: nel cosmo c'è una gradualità di purezza culminante nel cielo più alto, sede di esseri divini; la sfera più alta ha un movimento perfetto; l'uomo è analogo al cosmo-anima corrispondente al cielo-nous. La perfezione dell'uomo vuol dire che il nous assume movimento perfettamente circolare, nell'uomo c'è una fonte interna di irraggiamento...Nel Timeo si dice che l'elemento immortale dell'anima è simile all'anima del mondo, e conformato su 2 moti circolari. Nelle leggi si distinguon 2 tipi di moto: quello capace di muovere se stesso (più alto) e un altro. La connessione circolarità-perfezione della mente la troviamo in molti neoplatonici. Nei testi greci poi troviam associati elementi chiave del metodo psicofisico esicasta: centralità dell'ombelico connessa col cuore e la circolazione... 

Tratto da ORIGINI GRECHE DELL'ESICASMO di Dario Gemini
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