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Fonti per la diagnosi


Due problemi che lo psicologo deve affrontare sono la scelta degli informatori e la modalità di raccolta dei dati ottimale. Rispetto agli informatori bisogna capire se le fonti più affidabili sono il soggetto da diagnosticare, il clinico che conduce la valutazione, o terzi rispetto alla diade clinica. Nel primo caso i dati che utilizzeremo e gli strumenti di cui ci serviremo per la loro raccolta sono detti self-report, nel secondo caso clinician-report, nel terzo caso inormant-report.
Altro tema di rilievo è la scelta del tipo di colloquio da utilizzare. Questi format possono essere collocati lungo un continuum di sistematicità e formalizzazione, dal colloquio libero, all'intervista semistrutturata, all'intervista strutturata. Un ulteriore format implica l'uso di un test o di una batteria di test.

Tratto da LA DIAGNOSI IN PSICOLOGIA CLINICA di Salvatore D'angelo
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