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Complotto di Quinlan e Grandi contro Vargas



Nel momento in cui Quinlan e Grandi si incontrano per tramare ai danni di Vargas li vediamo ripresi dal basso, come a ribadire la dimensione diabolica delle loro azioni, ma anche la grandiosità di Quinlan, enorme dal punto di vista fisico, ma anche da un punto di vista psicologico in quanto è contemporaneamente mosso da istinti e pulsioni contraddittorie tra loro: ha un forte senso della morale, ma tutto suo, e per perseguirlo è disposto anche ad agire immoralmente; è brutale, razzista, meschino, ma è anche in grado di mostrare una commossa e commovente umanità quando ricorda la moglie defunta o va a trovare la vecchia amica Tana; dedito alla giustizia da perseguire ad ogni costo, anche se è necessaria la collaborazione di personaggi che agiscono al di fuori della legge. Quinlan spesso e volentieri sostiene delle posizioni a parole cui non fanno seguito le sue azioni, anzi agendo in maniera completamente opposta rispetto a quanto enunciato verbalmente. Esemplare è proprio la scena dell’accordo stipulato con Grandi e benedetta da una bella bevuta di whisky. Quinlan dice di non volere aver niente a che fare con i malviventi e di aver smesso di bere da anni ormai, eppure in preciso momento sta compiendo ambedue le azioni che ha appena negato.

Tratto da "QUARTO POTERE" E IL CINEMA DI WELLES di Marco Vincenzo Valerio
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