Skip to content

Corte costituzionale

Per giustizia costituzionale si intende un sistema di controllo giurisdizionale del rispetto della costituzione, la giustizia costituzionale rappresenta una garanzia nei confronti della rigidità della costituzione.
La giustizia costituzionale è organizza secondo due modelli: diffuso e accentrato. Il modello di giustizia costituzionale diffuso, è quello degli stati uniti, tutti i giudici hanno la possibilità di controllare la legittimità costituzionale; il modello di giustizia costituzionale accentrato, prevede l’esistenza di un tribunale speciale, unico organo competente della legittimità delle leggi.
Il sindacato di costituzionalità si ritiene nato nell’ordinamento americano; nel 1803, in seguito alla sentenza del caso Marbury-Madison. Nel sistema costituzionale americano era consentito a tutti i giudici di giudicare sulla legittimità delle leggi. Negli stati uniti vige il sistema dello spoil system, cioè quando termina il mandato presidenziale, tutti i funzionari di cariche politiche sono sostituiti, ciò però non vale per i giudici. Il caso Marbury-Madison: nel 1803 il presidente federale uscente nell’ultimo giorno del suo mandato nominò 16 nuovi giudici (giudici di mezzanotte). Ma nella confusione dell’ultimo momento, la nomina del nuovo giudice Marbury non fu ratificata, e il nuovo segretario generale Madison si rifiutò di farlo. Marbury ricorse alla corte suprema, perché questa ordinasse a Madison di trasmettere l’atto di nomina. La decisione della corte: riconobbe che la nomina era valida ed efficace, ma dichiarò costituzionale la legge che attribuiva alla corte suprema la competenza a decidere del caso.
Le competenze della corte costituzionale; l’art. 134 elenca le funzioni riservate alla corte, la quale è competente a giudicare: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi, degli atti aventi forza di legge, dello stato e delle regioni. Inoltre è competente sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato e su quelli tra lo stato e le regioni, e tra le regioni stesse; sulla messa in stato d’accusa del presidente e sull’ammissibilità del referendum abrogativo.
La corte costituzionale, in italia è definita consulta; ed è dotata di ampia autonomia organizzativa ed è rieleggibile. La corte costituzionale può essere ordinaria o integrata, nel primo caso è composta da 15 giudici scelti tra persone con requisiti ben precisi, 5 sono nominati dal presidente della repubblica, 5 dal parlamento in seduta comune, 5 dalla magistratura. Le sedute sono pubbliche e devono essere presenti almeno 11 giudici su 15; questi rivestono l’incarico per 9 anni non sono rieleggibili, e per loro non esiste il principio della prorogatio. La corte costituzionale integrata, è una composizione eccezionale, che viene richiesta per i giudizi sulla messa in stato d’accusa del presidente della repubblica; sono nominati altri 16 giudici oltre i principali 15, e hanno una carica che dura 9 anni. La corte funziona con la presenza di almeno 21 giudici su 31.
Il giudizio costituzionale preventivo o successivo a seconda che il controllo di legittimità costituzionale avvenga prima o dopo l’entrata in vigore della legge. Il giudizio può riguardare inoltre vizi formali o vizi sostanziali. I vizi formali riguardano il mancato rispetto delle procedure previste dalla costituzione; i vizi sostanziali riguardano il contenuto e quindi la violazione della costituzione.

Tratto da DIRITTO PUBBLICO di Marco D'Andrea
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.