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Lo Stato: politica e diritto

Lo stato moderno nasce con la pace di Westfalia (1648), è proprio da qui che s’inizia a parlare di stato, anche se alcuni considerano precedente questa data, perché Macchiavelli ne parlava già nel suo principe. Una prerogativa dello Stato è la sovranità.
La sovranità è caratterizzata da due aspetti: il primo, quello interno, che rappresenta il massimo potere su un determinato territorio, il secondo esterno che consiste nell’indipendenza dello stato rispetto a qualsiasi altro stato. Dal momento in cui però i paesi europei e non solo hanno unito i propri interessi per garantire il più possibile la pace e tutelare i diritti umani, con associazione come l’ONU(Organizzazione delle Nazioni Unite), oppure con soprattutto in Europa l’avvento di associazioni a fini commerciali come la CEE(Comunità Economica Europea), CECA(comunità europea del carbone e dell’acciaio) fino ad arrivare all’Unione Europea UE, il secondo aspetto è venuto sempre meno per il perseguimento di obiettivi comuni.
La sovranità si basa inoltre sul popolo e quindi si parla di sovranità popolare, grazie anche a Rousseau che affermava che la volontà doveva coincidere con la volontà generale che coincideva a sua volta con la volontà del popolo sovrano, questo è anche affermato nell’art. 1 comma 1 della costituzione”la sovranità appartiene al popolo”.
Allo stato appartengono degli elementi costitutivi che sono territorio, popolo e apparato governativo.
Il territorio è il luogo su cui lo Stato può esercitare la propria sovranità, che deve essere unico per ogni stato. Il territorio ha delle limitazioni nella terraferma(porzione di territorio delimitata dai confini), mare territoriale(il mare che circonda la terra ferma, con l’avanzamento del tempo molti stati hanno deliberato una distanza di dodici miglia marine, come limite territoriale), sottosuolo(tutto ciò che si trova sotto il territorio, è dello Stato).
La cittadinanza è uno status cui la costituzione attribuisce diritti e doveri a chi la possiede, essa si acquista per iuris sanguinius(tramite i genitori), iuris comunicativo(attraverso il coniuge), iuris soli(se si trova un disperso senza documenti ne parenti sul teritorio), e naturalizzazione. La cittadinanza è anche europea se si fa parte di un paese che appartiene all’unione europea, oltre a garantire diritti e doveri a livello europeo, essa attribuisce la possibilità di scegliere i propri rappresentanti all’interno del parlamento europeo, e garantisce la tutela dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Dal momento in cui l’Italia è passata alla repubblica, c’è stata la così detta divisione dei poteri, cioè a ogni stato è attribuito un organo per i tre diversi poteri: esecutivo, legislativo e giudiziario.
Ogni stato inoltre è composto da organi costituzionali essenziali: presidente della repubblica, corte costituzionale, parlamento e governo; essi sono insostituibili, sono dettati dalla costituzione ed hanno pari dignità giuridiche, cioè ognuno  è sovrano nel proprio ambito. Oltre agli organi costituzionali essenziali, lo stato è costituito da organi a rilevanza costituzionale: CNEL, consiglio dello stato e corte dei conti, sono organi non necessari possono essere sostituiti e non sono elementi costitutivi dello stato.

Tratto da DIRITTO PUBBLICO di Marco D'Andrea
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