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Politiche demografiche

Lo sviluppo economico è stato un importante fattore nel processo di riduzione della natalità mondiale degli ultimi decenni. Ciò non avviene perché lo sviluppo economico di per sé sia correlato alla riduzione della fecondità, ma perché implica nuovi modelli di vita che in modo quasi consequenziale spingono alla denatalità. L’abbassamento della fecondità si accompagna senza dubbio ad altri elementi meno naturali che in qualche misura spiegano perché in Occidente non si ha avuto solo una riduzione della natalità, ma un vero e proprio tracollo della fecondità. Uno di questi è il cambio di mentalità che porta all’adozione di nuovi valori che relegano ad un livello secondario quelli tradizionali della procreazione e della famiglia. La contraccezione è stata lo strumento più utilizzato al momento della messa in pratica delle conseguenze logiche derivate da questo cambiamento di valori. La forte riduzione della fecondità non sarebbe però possibile se non agevolata da misure ufficiali che hanno giocato e continuano a giocare un ruolo chiave nei cambiamenti comportamentali che hanno condotto al tracollo della fecondità. 
Queste misure ufficiali (cioè l’insieme di disposizioni e leggi che hanno come finalità il cambiamento degli assetti demografici attraverso mutamenti comportamentali degli individui) sono conosciute con il nome di politiche demografiche, oggetto di attenzione e di studio, sotto diverse prospettive e differenti punti di vista, da oltre venticinque anni. I vari governi nel corso del tempo hanno elaborato e messo in atto programmi di diversa natura allo scopo di incidere sui fenomeni e sui comportamenti demografici. Però è a partire dal secolo scorso, ed in particolare dagli anni Settanta, che le azioni e le misure governative in materie demografiche si sono andate diffondendo e sono state accettate in quasi tutto il mondo. Sebbene tali iniziative ufficiali si applicano a tutti gli ambiti delle società umane, la maggior parte delle politiche demografiche degli ultimi decenni del secolo scorso si sono concentrate soprattutto verso la cosiddetta esplosione demografica. A tale scopo le azioni intentate hanno teso ad incidere negativamente sul tasso di natalità e sugli indici di fecondità. Ciò ha avuto significativi risultati e ne va costantemente conseguendo in sempre più vaste zone del mondo. L’analisi dell’attuale situazione demografica, che esercita tanta influenza nell’ambito dell’economia e della società, sarebbe pertanto incompleta se non prendesse in considerazione anche le relative politiche demografiche. 

Tratto da GEOGRAFIA POLITICA ED ECONOMICA di Filippo Amelotti
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