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I problemi di carattere dottrinale nel '200



Dalla lotta contro giudei, marcioniti, gnostici e montanisti è emersa la figura della Chiesa Cattolica. Già con l'imperatore Commodo (180 – 192) la Chiesa gode di un lungo periodo di pace; la concubina di Commodo, Marcia, mostra anzi una aperta simpatia per il cristianesimo, così Commodo interviene a mitigare le conseguenze della persecuzione paterna.
La dinastia dei Severi (192 – 235) amplia ancora di più il clima di pace. Di origine afro – siriana, dunque non legato troppo alla tradizione romana, vide salire al trono nell'ordine Settimio Severo, Caracalla, Eliogabalo e Alessandro Severo. L'influenza delle potentissime donne della corte, in particolare Giulia Domna – moglie di Settimio Severo – e Giulia Mammea – nipote di Settimio Severo e madre di Alessandro Severo, apre al pensiero e alla cultura orientale l'impero romano. Il cristianesimo, di origine orientale, non poteva non beneficiarne. Addirittura Giulia Mammea fece venire da Antiochia Origene per discutere di religione.
In questo clima di pace la Chiesa può lavorare al suo consolidamento. L'innovazione più importante è sicuramente quella del catecumenato: il periodo di preparazione ufficiale al battesimo sotto la direzione ecclesiastica, motivato dalla necessità di sorvegliare l'esatto culto cristiano, da sottrarre alle varie eresie, e dalla necessità di dare una fede più solida al credente in vista di nuove possibili persecuzioni per scongiurare possibili rinnegamenti. Si analizzavano le qualità morali del candidato, che doveva avere una condotta ineccepibile e doveva essere garantito da un uomo di provata fede. Andavano poi abbandonate tutte le professioni ritenute inconciliabili con la fede cristiana: indovino, sacerdote, astrologo, attore. Erano tollerate le professioni di maestro e soldato a condizione che non professassero idolatria.
I candidati andavano poi istruiti. Ireneo e Tertulliano parlano della famosa regula fidei, l'insieme delle verità fondamentali della religione cristiana, espresso principalmente in formule di confessione che costituiscono i primi simboli della fede. Su queste verità il candidato viene interrogato, e viene istruito anche sulla Traditio apostolica e sulla lettura di brani della Scrittura.il catecumenato durava tre anni.
Il battesimo e la sua liturgia vanno anche perfezionandosi. Il sacramento si impartiva alla vigilia pasquale, accentuando quindi il suo carattere di passaggio dalla morte alla vita. Si battezzavano in ordine: bambini, uomini, donne. Si ungeva la fronte e si imponevano le mani rinunziando a Satana, poi si professava una triplice professione di fede letto dalla Tradizione apostolica.
Ma problemi di carattere dottrinale continuavano a rimanere aperti.
La persona di Gesù Cristo. Chi era e quale era il suo rapporto col padre? Giustino e Teofilo avevano intelligentemente sistemato la faccenda ispirandosi al prologo del Vangelo di Giovanni, identificando Gesù con il Logos. Il Logos era prima immanente (endiatheos) al Padre; poi viene proferito dal padre (prophorikos) all'atto della creazione. Cristo era dunque il Logos, il verbo, proferito e incarnato tramite Maria. Ma questo non risolveva i problemi dell'unità divina e del rapporto del Figlio e dello Spirito Santo col Padre.

Tratto da STORIA DEL CRISTIANESIMO di Gherardo Fabretti
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