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La vita dei cristiani nella prima metà del terzo secolo



I cristiani non vivono ghettizzati, né in catacombe, ma rimangono qualcosa di separato. Partecipano alla vita cittadina, condividono usi e costumi ma rimangono qualcosa di diverso. Perchè?
- Vita familiare e sessuale. Non c'è ancora una forma cristiana di matrimonio ma c'è comunque un nuovo modo di concepire la vita familiare e sessuale. Sessualità, procreazione e matrimonio sono indissolubili. La sessualità non ha valore autonomo. Matrimonio e famiglia hanno un carattere fortemente istituzionalizzato. Il matrimonio cristiano realizza una comunanza di vita religiosa, e Tertulliano nel suo Ad Uxorem, pur usando espressioni molto belle sul rapporto di coppia, pone l'accento sul comune assolvimento dei doveri religiosi. È per questo che i matrimoni coi pagani non erano visti di buon occhio. La verginità è preferibile, aspetto inedito e assurdo per un pagano. La verginità aveva la sua motivazione più profonda nell'idea di precarietà del mondo terreno e di tutte le sue forme ma coi secoli si unisce a motivazioni ascetiche. Il matrimonio è l'unico che argina il suo carattere disordinato e peccaminoso.
Nelle relazioni familiari i cristiani seguono in tutto i romani, senza cambiare una virgola dei precedenti rapporti gerarchici anche se vengono trasfigurati in chiave religiosa: la sottomissione è come se avvenisse al Signore.
- La morale. I cristiani seguono una vita particolarmente virtuosa. Grande solidarietà tra i membri: non dimentichiamo la cassa comune diaconale. Questi aiuti ai poveri suonavano curiosi ai pagani.
Ma non era tutto rose e fiori e si è già detto come la Chiesa abbia abbandonato il suo rigore primitivo. Il problema della ricchezza ad esempio: Clemente tenta di diluire le prescrizioni della Scrittura sulla ricchezza, dicendo che è delle passioni che bisogna liberarsi e che accumulare denaro in fondo non è male se lo si dona ai poveri.
Parliamo infine del possesso da parte della Chiesa di propri edifici di culto nel III secolo. Ce ne sono ma si tratta solitamente di case private diventate edifici pubblici di culto. Compaiono anche i primi cimiteri cristiani. Si comincia con gli ipogei delle ricche famiglie e si passa poi alle Catacombe (le più antiche sono quella di Callisto sulla via Appia e quella di Domitilla sulla via Ardeatina e quella di Priscilla sulla via Salaria) decorate con motivi pagani e poi con storie della Bibbia.

Tratto da STORIA DEL CRISTIANESIMO di Gherardo Fabretti
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