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Le Metamorfosi di Apuleio


L’opera più famosa di Apuleio rimane comunque le Metamorfosi. Titolo originale Metamorphoseon libri o Asinus aureus come la intitolò S.Agostino nella sua Città di Dio. Le Metamorfosi necessitano di qualche premessa. Il genere a cui appartiene è considerato comunemente il romanzo ma non sapendo bene cosa intendessero gli antichi con romanzo l’opera appare più come una mistione di svariati generi.

Problematicità dell'opera.

Bisogna chiarire il rapporto con le fabuale Milesiae alle quali lo stesso Apuleio riconduce la sostanza dell’opera (intreccerò varie novelle in questo stile milesio). Non conosciamo le origini di questo genere narrativo ma è chiaro il carattere erotico delle novelle. Apuleio riprende la tematica erotica (la stessa trasformazione in Asino con i suoi attributi sembra essere stata una fabula milesia) ma ad essa affianca quella magica. Nei primi libri del romanzo inserisce una serie di racconti a carattere spiccatamente magico: i suoi personaggi sono frustrati o disorientati dal loro impatto con l’universo della magia. Socrate non versa in miserabili condizioni per essere andato dietro alle prostitute ma perché soggiogato dalla malia della strega Meroe. Telifrone che ride quando sente che in città si è soliti pagare per custodire i morti la smetterà quando vedrà i morti rialzarsi. Questi racconti non solo vogliono essere avvertimenti esemplari per Lucio ma vogliono anche sottolineare la novità dell’opera rispetto al genere in cui si inserisce.
Altro problema è quello delle fonti e dell’originalità di Apuleio. Sembra che si sia ispirato ad un racconto falsamente attribuito a Luciano di Samosata – Lucio o l’asino – da cui ha preso numerosi spunti per il suo romanzo. Per alcuni l’originalità di Apuleio sta solo nella favola di Amore e Psiche mentre per altri (la maggioranza) nella gran parte delle novelle che sembrano farina del suo sacco. È certamente proprio di Apuleio il finale con l’apparizione di Iside e le successive iniziazioni ai  misteri di lei e Osiride (infatti nell’opera di Luciano si concludeva con la cacciate di Lucio dalla casa della matrona dato che una volta ritornato uomo aveva perso l’enorme membro).
Altro problema è il significato complessivo dell’opera. La novella pseudo lucianea si configura come letteratura di puro intrattenimento, estranea a qualsiasi proposito moralistico. L’opera di Apuleio è invece un racconto esemplare: i particolari crudi e osceni che sono presenti nel testo sono sempre diluiti al contrario dell’opera greca.

Tratto da LINGUA E LETTERATURA LATINA di Gherardo Fabretti
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