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Lo sviluppo della personalità nel corso della vita


Le prospettive meccanicistiche spiegano il comportamento umano attraverso una serie di concatenazioni di cause ed effetti. Si considera l’organismo umano come insieme di parti, ognuna delle quali è un assemblaggio di componenti biochimiche di base, che segue le leggi di base della chimica e della fisica. L’approccio meccanicistico implica un certo riduzionismo o elementarismo: un’entità ampia e complessa viene ridotta a un insieme di elementi semplici e spiegata in termini di leggi scientifiche che regolano le sue componenti più elementari.
Tutte le prospettive meccanicistiche delineano il quadro proprio di un organismo passivo, il cui sviluppo è primariamente influenzato da forze esterne. Il sistema psicologico in via di sviluppo non è dotato di proprietà di agenticità personale, cioè della capacità di intervenire attivamente sull’ambiente e di far accadere le cose e, quindi, di plasmare il corso del proprio sviluppo.
La prospettiva organismica riconosce che i sistemi viventi non possono essere spiegati facendo semplicemente riferimento alle loro componenti fisiche e chimiche: nel momento in cui passa a livelli più elevati di organizzazione, si osservano proprietà complesse, che semplicemente non sono presenti in quelle inferiori.
La prospettiva organismica riconosce che le persone possono cambiare qualitativamente nel corso del loro sviluppo. In stadi differenti emergono capacità che sono diverse rispetto alle precedenti.
Negli stadi successivi, l’organismo non ha semplicemente qualcosa in più rispetto a ciò che aveva prima, ma ha proprietà che sono qualitativamente differenti.
Stadi successivi dello sviluppo sono caratterizzati dall’emergere di funzioni psicologiche che non esistevano in precedenza, così che gli stessi comportamenti possono assumere significati differenti in diversi momenti.
La prospettiva organismica implica un punto di vista epigenetico, secondo il quale le cause del comportamento messo in atto in un certo momento dello sviluppo non possono essere direttamente riconducibili agli eventi e alle tendenze caratteristiche di un momento precedente.
Il contestualismo evolutivo, in accordo con una prospettiva sistemico-epigenetica dello sviluppo, asserisce che nuove proprietà emergono nel corso dello sviluppo (secondo il principio dell’epigenesi) e che gli stessi esseri umani sono sistemi aperti, cioè sistemi che si sviluppano tramite una serie di scambi reciproci con il contesto circostante. L’organizzazione che emerge nel corso dello sviluppo acquista complessità in maniera graduale, così che, come accade in un sistema complesso, l’esatto percorso evolutivo di un sistema psicologico non è mai completamente prevedibile.

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