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Teorie costituzionaliste della personalità


Queste teorie prendono origine dagli studi effettuati nel corso del secolo XVIII dai frenologi (Francis Gall), i quali condussero alla convinzione che le diverse facoltà o tratti caratteriali sono associate a definite zone cerebrali. Le dimensioni di queste zone erano, secondo Gall, proporzionali allo sviluppo delle facoltà corrispondenti e studiando la struttura cranica di un individuo doveva essere possibile individuare quali facoltà fossero in lui predominanti e quali carenti. La corrispondenza tra tratti del carattere e dominanza funzionale in certe zone della corteccia si rivelò inconsistente e la frenologia fu messa da parte dalla comunità scientifica.
Nel ‘900, William Sheldon, propose il modello costituzionalista: sulla base delle proporzioni relative tra addome, tronco ed arti di un individuo, definiva una classificazione tipologica secondo 3 diversi generi di costituzione corporea o somatotipi, denominati endomorfi (forme arrotondate, con una preminenza di sviluppo della zona viscerale, affettivamente instabili), mesomorfi (forme squadrate, con un maggiore sviluppo toracico e muscolare, aspetto atletico, volitivi e dominanti), ectomorfi (di aspetto fragile, incentrati sul sistema nervoso, riflessivi, sensibili e introversi).
Gli studi sul campo hanno tuttavia evidenziato una inconsistente relazione statistica tra stili comportamentali e somatotipi, facendo crollare la costruzione di una relazione tra somatotipo e personalità.

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