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La neuroglia


Il termine neuroglia, o glia, indica un insieme di cellule diverse che partecipano con i neuroni alla costituzione del sistema nervoso (glia significa collante e deriva dall’antica opinione che queste cellule servissero a tenere insieme il sistema nervoso). La neuroglia non conduce i segnali nervosi ma svolge un insieme di funzioni accessorie fondamentali per l’attività del tessuto nervoso.
Le cellule gliali comprendono astrociti, oligodendrociti, microglia, cellule ependimali, cellule di Schwann.
Gli astrociti costituisco il 20-50% del volume di molte strutture cerebrali e sono cellule stellate che avvolgono i neuroni, comprese le loro aree sinaitiche. Sono connesse tra loro da speciali giunzioni (comunicanti o gap junctions) che permettono la diffusione di molecole e ioni attraverso le varie strutture encefaliche. Gli astrociti formano delle guaine intorno ai neuroni e alle cellule gliali, e racchiudono le aree della superficie neuronale nelle quali sono presenti le sinapsi.
Producono numerosi fattori di crescita e partecipano al metabolismo energetico dei neuroni fornendo substrati nutritivi e scambiando con essi prodotti intermedi della glicolisi e della respirazione cellulare.
Partecipano all’eliminazione e al riciclo dei neurotrasmettitori delle fessure sinaitiche e sequestrano numerose sostanze neuroattive.
Gli oligodendrociti sono cellule gliali presenti nel SNC, specializzate a formare cospicue quantità di membrana plasmatica che è avvolta in numerose spire intorno agli assoni vicini di diversi neuroni, formando un manicotto isolante che prende il nome di mielina.
La presenza di mielina aumenta la velocità di conduzione assonica di un impulso nervoso.
Possiedono mielina gli assoni di neuroni che proiettano a strutture nervose lontane dai corpi cellulari, per i quali è essenziale un’alta velocità di conduzione dei segnali, mentre ne sono sprovvisti gli assoni di neuroni di circuiti locali, per i quali questa prerogativa non è importante.
Il processo di mielinizzazione avviene durante lo sviluppo del sistema nervoso, quando i prolungamenti degli oligodendrociti si avvolgono, appiattendosi, intorno ai segmento assonici di neuroni adiacenti, riducendo la quantità di citoplasma e mettendo virtualmente a contatto le superfici di membrana.
Un oligodendrocita mielinizza un segmento limitato di assone e occorrono molti olidendrociti per formare la guaina mielinica di un intero assone. Ciascun segmento mielinizzato è detto internodo ed è completamente isolato rispetto al liquido extracellulare.
Tra due internodi adiacenti la membrana assonica non è isolata rispetto all’ambiente esterno e ciò è essenziale per la conduzione dell’impulso nervoso. I punti di interruzione della guaina mielinica sono i nodi di Ranvier.
La presenza di mielina rende la conduzione del segnale nervoso lungo l’assone notevolmente più rapida. Tale modalità di conduzione non è continua, ma si osserva solo a livello dei nodi di Ranvier spostandosi per diffusione ionica attraverso gli internodi (conduzione saltatoria).
Le cellule della microglia possiedono funzioni tipiche dei macrofagi tissutali, cioè di cellule del sistema immunitario residenti permanentemente nel tessuto nervoso.
Grazie alla loro attività macrofagica, queste cellule hanno funzioni fondamentali durante lo sviluppo e nel sistema nervoso adulto. Nel corso dello sviluppo, dopo le fasi iniziali della proliferazione e differenziamento dei precursori neuronali, la microglia contribuisce al modellamento delle varie strutture nervose attraverso la fagocitosi delle cellule che intraprendono il programma di morte cellulare e i cui residui devono essere eliminati.
Le cellule ependimali formano uno strato di cellule che delimita le cavità interne del sistema nervoso centrale e forma una notevole quantità di connessioni con gli astrociti.
Recentemente si è scoperto che lo strato di cellule che delimita i ventricoli del telencefalo, anche nell’adulto, è una fonte di cellule staminali multipotenti, che possono differenziare sia in neuroni che in cellule gliali e rifornire il sistema nervoso di nuove cellule appartenenti alle varie linee nel corso di processi, seppur limitati di autorigenerazione.
Queste cellule potrebbero rivelarsi utili nel trattamento di diverse malattie neurodegenerative e condizioni traumatiche che possono interessare il sistema nervoso. Nel sistema nervoso periferico, la mielina è formata da cellule gliali diverse dagli oligodendrociti, le cellule di Schwann: ciascuna di queste avvolge l’assone di un solo neurone.

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