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Allucinogeni


Gli allucinogeni inducono uno stato di eccitazione del SNC ed una iperattività autonomica, che si manifestano con modificazioni emotive e percettive; presentano una struttura simile a quella dei principali neurotrasmettitori e agiscono alterando la loro funzione. Producono marcati fenomeni di distorsione della percezione, dell’umore e del comportamento. Queste molecole hanno bassa tossicità ma forte tolleranza (rapidamente reversibile) e inducono una debolissima dipendenza.
Le sostanze che appartengono a tale gruppo comprendono:
anticolinergici, come la scopolamina, che producono un blocco dei recettori dell’acetilcolina, con conseguenti amnesia e delirio;
catecolaminici, come la mescalina, che agonizzano i recettori delle catecolamine; provocano alterazioni delle percezioni sensoriali, ansia, eccitazione, tremori;
serotoninici, come la psilocibina e la dietilammide dell’acido lisergico (LSD), agonisti della serotonina. L’LSD è attivo a dosi molto basse e provoca distorsioni delle percezioni visive. Gli effetti durano circa 12 ore e consistono in alterazioni delle immagini, depersonalizzazione ed aumento di tutte le percezioni sensoriali. L’LSD provoca assuefazione, ma quando viene sospesa l’assunzione non si manifestano crisi di astinenza, per cui non si può dire che provochi dipendenza.
L’uso cronico determina il verificarsi di stati di allucinazione anche dopo mesi o anni dall’ultima ingestione della droga (flashback).

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