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Il genere bellico degli anni '40

Il genere bellico degli anni '40




Gli anni ’40. Dal disincanto ad un nuovo realismo – Tra guerra e dopoguerra

Il genere bellico

Un filone importante del cinema degli anni ’40 è sicuramente quello bellico. Il cinema hollywoodiano contribuisce a denunciare il nazismo in Europa e lo fa, all’inizio, con due commedie: Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin, nel 1940, e Vogliamo Vivere di Ernst Lubitsch, del 1942.
Segue poi Frank Capra, che dal 1942 al 1945, arruolato nell’esercito, supervisiona una serie di documentari, Why we fight, con immagini d’archivio intercalate da una ricostruzione in studio delle azioni delle truppe tedesche e italiane.
Ma è soprattutto Alfred Hitchcock, momentaneamente trasferitosi a Hollywood dall’Inghilterra, a girare tre film che influenzeranno notevolmente in senso britannico il cinema di guerra e spionistico.
Il primo, del 1940, è Il prigioniero di Amsterdam. Poco prima dello scoppio della seconda Guerra Mondiale, un giovane reporter americano scopre un complotto: un anziano leader del movimento pacifista internazionale viene rapito dai nazisti. A capo del complotto c'è un finto pacifista inglese, in realtà gerarca nazista. Quando il primo viene liberato, la guerra è ormai scoppiata; l'inglese muore durante un attacco aereo mentre sua figlia e il reporter si salvano. È un grande thriller spionistico denso di sequenze memorabili, che piacque anche a Goebbels.
Il secondo è Sabotatori, del 1942. Siamo nella Seconda Guerra Mondiale. In una fabbrica di esplosivi del Nevada avviene un'esplosione che costa la vita ad un operaio. Dello scoppio, frutto di un atto di sabotaggio, viene incolpato un altro operaio che fa perdere le sue tracce. L'uomo, braccato dalla polizia, trova ospitalità presso l'abitazione di un musicista. Patrizia, la nipote del padrone di casa, credendo di trovarsi di fronte al ricercato, vorrebbe denunciarlo. Poi, dopo essersi convinta della sua innocenza, si offre di aiutarlo a scoprire i veri responsabili del sabotaggio.
Il terzo, del 1944, è Prigionieri dell’oceano. Uno dei nove superstiti di una nave britannica, silurata da un U-Boat germanico, è, sotto mentite spoglie, il comandante dello stesso sottomarino.
Abbiamo poi Howard Hawks che accetta di girare Arcipelago in fiamme, nel 1943, col finanziamento dell’Aeronautica americana.

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