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Il cinema della vera storia, Rossellini e Monicelli


Altri registi intraprendono un salutare regolamento di conti con la Storia appena trascorsa. La guerra viene finalmente descritta senza false idealizzazioni, mentre l’eroismo dei singoli viene spogliato delle sue vesti propagandistiche, mentre gli episodi vengono descritti con virulenza polemica. Parliamo di alcuni di questi.

Rosselini.

Il generale Della Rovere, di Rossellini, ambientato sul finire dell’occupazione tedesca in Italia, con un gigionesco De Sica che recita la parte del truffatore che diventa eroe. Un film neorealista studiato a tavolino per piacere ad intellettuali e massa.

Monicelli

La Grande Guerra, di Monicelli, ambientato durante la prima guerra mondiale. Si trovano sul fronte due soldati che avevano fatto di tutto per imboscarsi: Oreste Jacovacci (Sordi), romano furbo e scansafatiche, e Giovanni Busacca (Gassman), milanese burbero ma dal cuore d’oro.
Dopo alcuni scontri iniziali i due si chiariscono, stringono amicizia e insieme cercano di sopravvivere alla dura vita militare, fatta di trincea, attacchi alla baionetta, missioni difficili e rari svaghi sentimentali, in uno dei quali fanno conoscenza della prostituta Costantina (Mangano). Dopo la disfatta di Caporetto, i due si fanno sorprendere da un battaglione di austriaci senza la divisa dell’esercito italiano. Vista la derisione e il disprezzo degli austriaci nei loro confronti essi ritrovano la loro dignità di combattenti, rifiutano di fornire informazioni e vengono fucilati. “La Grande Guerra”, vincitore del Leone d’oro a Venezia, è considerato il capolavoro di Mario Monicelli. Il film ha il merito di aver affrontato per la prima volta un tema come quello della prima guerra mondiale in maniera non retorica, con un approccio non eroico, facendo risaltare l’inutilità dei massacri compiuti, con un rifiuto di molti miti militari e patriottici, che allora sembravano intoccabili. La migliore qualità del film è nel perfetto equilibrio raggiunto tra le caratteristiche più genuine della commedia all’italiana e lo sfondo drammatico e corale della guerra. L’andamento collettivo della storia ci permette di apprezzare una quantità di personaggi e di figure memorabili, che riempiono il film di umorismo a volte sarcastico a volte amaro. Si parla di generali ottusi e di soldati mandati a morire per occupare pochi metri di terra. Le polemiche furono infinite.

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