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Il Conformista - B. Bertolucci

Il Conformista - B. Bertolucci


Prima dello scandaloso Ultimo Tango a Parigi, ricordiamo La strategia del ragno, e Il conformista, entrambi del 1970. Il conformista è ispirato all’omonimo libro di Moravia, e consacrerà Bertolucci nel panorama della cinematografia internazionale. Nel 1938 a Parigi Marcello Clerici si perde nei propri ricordi. Egli è un giovane professore di filosofia, la cui esistenza è stata segnata da un episodio drammatico: crede infatti di aver ucciso, da ragazzo, Lino Seminara, un autista che ha tentato di avere con lui dei rapporti omosessuali. In seguito, vivrà nella costante ricerca di qualcosa che lo riscatti dal rimorso che l'opprime. Quando il fascismo prende il potere, Clerici, inseguendo il proprio desiderio di normalità, si butta fra le braccia del regime: una scelta che gli consente di inserirsi in una società che ha nell'ordine e nella disciplina i propri emblemi ed in cui il male e la violenza sono ormai divenuti diffusi modelli di comportamento. Anche la sua vita privata rivela una evidente vocazione al conformismo: afflitto da una madre morfinomane e da un padre violento, Clerici è fidanzato con Giulia, una piccolo-borghese leggera e ambiziosa,  ma conta che anch'essa, col matrimonio, diverrà una signora "normale". L'occasione per vincere i sensi di colpa gli è offerta dalla proposta dell'Ovra, la polizia segreta fascista : consegnare ai sicari del regime il professor Quadri, suo vecchio insegnante all'università ed ora esule politico in Francia. Fiancheggiando questo delitto, Marcello ritiene di poter riscattare l'omicidio compiuto in fanciullezza: questa volta, infatti, la morte è giustificata dai principi in cui egli crede. Coperto dal pretesto del classico viaggio di nozze a Parigi, Marcello incontra Quadri e la moglie Anna, una francese molto bella e spregiudicata che si lega morbosamente a Giulia, sua moglie. Marcello, innamoratosi di Anna, tenta di evitarne il coinvolgimento nell'imminente delitto, ma ormai la sua missione non è rinviabile: nel corso di un viaggio in automobile, egli assiste immobile e muto all'assassinio di Quadri e di Anna. Passano gli anni e proprio il 25 luglio del 1943, quando Roma esulta per la caduta del fascismo, Marcello casualmente s'imbatte nell'uomo che credeva di avere ucciso da ragazzo. Se anche si rende conto delle infamie cui l'ha condotto un rimorso infondato, ancora  una volta il suo comportamento si adegua al nuovo corso: accusa Seminara del delitto che lui stesso ha compiuto, denuncia un amico fascista, si accoda a quelli che esultano per la caduta del regime.

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