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Sindromi reduplicative

Sindromi reduplicative


Anche dette sindromi da falso riconoscimento.

Sono sindromi deliranti ben delineate dal punto di vista tematico e caratterizzate dalla percezione del “doppio” di persone, luoghi o, più raramente, cose.
•    Sindrome reduplicativa per le persone o di Capgras --> idea delirante che una o più persone, di solito in relazione stretta con il soggetto, siano stati sostituiti da “doppi” o impostori.
•    Paramnesia reduplicativa --> alterata identificazione dei luoghi, per cui un paziente crede risolutivamente di stare in un luogo diverso da quello in cui si trova. Di solito insorge dopo un grave trauma cranico con lesioni bifrontali ed amnesia.
Sindrome di Capgras: quadro psichiatrico ≠ Paramnesia reduplicativa: malattia neurologica.
•    Sindrome di fregoli --> un estraneo viene accusato di impersonare qualcuno familiare al paziente.
•    Sindrome di intermetamorfosi --> il paziente crede di assistere a una continua trasformazione di varie persone del suo ambiente, le une nelle altre.
Queste sindromi possono: a) costituire un disturbo delirante fine a se stesso, stabile nel tempo e senza deterioramento della personalità; b) rappresentare un aspetto psicopatologico di un disturbo psicotico; c) accompagnarsi a sottostanti deficit neurologici; d) far parte di una psicosi epilettica.
L’esordio può essere rapido o più spesso presentarsi in modo progressivo, con un periodo iniziale di dubbio durante il quale i paziente sottopongono le persone su cui centreranno il loro delirio a un attento esame; alla fine viene raggiunta la certezza delirante di avere a che fare con un sosia.
Inizialmente le sindromi reduplicative erano state messe in relazione solo con le patologie psichiatriche (schizofrenia e depressione psicotica); successivamente è stata dimostrata la loro associazione con lesioni frontali. Inoltre sono state associate a: intossicazione da farmaci, astinenza da sostanze, infezioni, malattie infiammatorie, disturbi endocrini, sindromi comiziali, stroke, trauma cranico, delirium, demenza, ritardo mentale. Il reperto di imaging più frequente è un danno cerebrale diffuso, bilaterale o unilaterale, con prevalenza emisferica destra. Tali sindromi possono insorgere anche in seguito a lesioni isolate (generalmente parieto-temporali) destre.
Le ipotesi interpretative delle sindromi reduplicative considerano tali disturbi come fenomeni dissociativi (fenomeni di derealizzazione e depersonalizzazione). Le ipotesi di Feinberg e Roane cercano di superare la dicotomia fenomeni neurologici/fenomeni psichiatrici: postulano che vi sia un’alterazione nella memoria, nella percezione, nella consapevolezza di oggetti, persone, eventi significativi, che conduce a una frattura della relazione interpersonale ed interoggettuale in individui predisposti, per una loro particolare struttura di personalità, ad utilizzare comportamenti simildissocialtivi, di proiezione e negazione, come meccanismi di difesa.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA di Maddalena Malanchini
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