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Il senso chimico del gusto


Il senso chimico del gusto guida il nostro senso dell’appetito e ci protegge dai veleni.
Ad es., ci piace il gusto dolce perché il nostro organismo ha necessità di carboidrati; siamo attirati dal salato perché abbiamo bisogno di sali e in particolare di NaCl.
Amaro e acido generano una sensazione spiacevole perché la maggior parte di sostanze tossiche e velenose o semplicemente il cibo avariato sono acide o amare. Sostanze troppo amare provocano il riflesso del vomito.
Esiste inoltre il gusto umami legato alla percezione del gusto degli aminoacidi (alimenti proteici), di cui abbiamo altresì bisogno. Dipende dalla percezione del glutammato.
L’organismo possiede la capacità di riconoscere la carenza di certi elementi fondamentali e di indurre un appetito specifico per gli stessi. Ad es., l’organismo può indurre desiderio di alimenti salati se in condizioni iposaline.
Ogni alimento attiva una diversa combinazione dei gusti di base, contribuendo così a renderne unico il sapore. Inoltre, per distinguere l’unicità del sapore di un cibo, il nostro cervello combina informazioni riguardo al sapore, all’odore e alla consistenza che lo caratterizzano.

Tratto da NEUROSCIENZE - ESPLORANDO IL CERVELLO di Maddalena Malanchini
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