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Definizione di Intervalli e Triadi


Gli intervalli (le distanze tra le altezze) sono gli elementi base dell’armonia. Alcuni sono percepiti come consonanti (ossia le due note si fondono tra loro) e altri come dissonanti (ovvero le due note si scontrano, spesso creando l’attesa di una risoluzione in consonanza). La differenza tra le due percezioni, comunque, è puramente relativa: gli intervalli più consonanti sono quelli che compaiono per primi nella serie degli armonici (l’ottava, la quinta ecc.), diventando sempre meno consonanti via via che si procede nella serie.
L’elemento armonico base nella musica tonale è la triade: le tre note che la costituiscono si definiscono fondamentale, terza e quinta; queste ultime sono separate dalla fondamentale rispettivamente da un intervallo di terza e di quinta.
I tipi di triade sono quattro. Due sono consonanti e formano gli accordi stabili della musica tonale. Essi sono la triade maggiore (ad esempio do-mi-sol) in cui con la fondamentale si formano una terza maggiore (do-mi) e una quinta giusta (do-sol); e la triade minore (per esempio do-mib-sol), in cui si formano una terza minore (do-mib) e una quinta giusta.
Gli altri due tipi di triade sono percepiti come “dissonanti”. La triade diminuita (come do-mib–solb) è formata da una terza minore e una quinta diminuita dissonante (do-solb). La triade eccedente (come do-mi-sol#)è formata da una terza maggiore e una quinta eccedente dissonante (do-sol#). La triade eccedente conferma però quanto si diceva a proposito della relatività della dissonanza: nessuno degli intervalli tra le singole note di una triade eccedente è per sé dissonante. È l’urto tra gli armonici dei tre suoni della triade a far percepire questo accordo come non risolto.

Tratto da STORIA DELLA MUSICA di Gherardo Fabretti
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