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La significatività quantitativa: overall materiality

Preliminarmente, i revisori procedono a determinare un livello iniziale di significatività riferito ad aggregati di sintesi del CE (es. i ricavi e il risultato prima delle imposte) e dello SP (es. il totale attivo netto e patrimonio netto) che rappresentano dei totali di bilancio (totale di sezione o di risultato), allo scopo di definire una soglia di significatività globale o totale del bilancio nel suo complesso (c.d. Overall materiality).
La definizione dei limiti di significatività per gli aggregati di bilancio riclassificati avviene tipicamente attraverso la determinazione di limiti percentuali. Non vi sono peraltro standard professionali nelle determinazioni delle percentuali di errore massimo tollerabile anche se operativamente si menziona spesso la regola del 5-10%: di fronte a voci di media grandezza, conseguentemente, se gli errori superano la soglia del 10% questi sono da ritenersi sostanzialmente significativi, se non accedono limite del 5% sono da considerare non materiali mentre se sono ricompresi tra il 5% e il 10% essi richiedono approfondimenti di indagine.
Un adattamento della regola del 5-10% porta alla frequente adozione, nella prassi, delle seguenti percentuali riferite ai principali aggregati di bilancio riclassificati:
 
Inoltre, in presenza di aziende i cui bilanci possiedono strutture particolari (aziende indebitate, con redditività insufficiente, con livelli di gravità circolante negativo eccetera) i limiti di significatività sono rivisti o attraverso una ridefinizione delle percentuali di errore massimo tollerabile, o normalizzando i valori degli aggregati di bilancio, o non ritenendo significativi i limiti applicati ai singoli aggregati.

Tratto da REVISIONE AZIENDALE di Salvatore Busico
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