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Le elezioni del 1948


Mai elezioni furono più dure e mai l'ingerenza americana fu più grande. Schieratasi platealmente con la DC, gli USA di Truman concesse nei primi tre mesi del 1948 aiuti all'Italia per 176 milioni di dollari. L'ambasciatore a Roma James Dunn si assicurò che tutti i movimenti non passassero inosservati agli italiani: navi cariche di beni, parate, treni dell'amicizia (idea del giornalista Drew Pearson). L'ultimo richiamo fu assolutamente esplicito: far vincere i comunisti significava perdere gli aiuti degli USA. La comunità italo – americana, inoltre, si diede da fare per pubblicizzare la DC, attori e attrici di Hollywood registrarono messaggi d'appoggio e oltre un milione di lettere di chiaro stampo anticomunista partirono dagli USA per l'Italia con qualche dollaro dentro. Gli USA promisero pure la riconsegna della Zona A, con Trieste, all'Italia, risolvendo uno dei punti più irritanti del Trattato di Pace.
Ma non c'era solo melliflua generosità da parte degli USA. Essi si erano preparati anche in caso di vittoria comunista, con un largo finanziamento di sommosse e con l'occupazione militare diretta di Sicilia e Sardegna, rafforzando la loro flotta nel Mediterraneo nelle settimane precedenti alle elezioni.
I sovietici avevano ben poco da offrire in cambio e il colpo di stato di Praga non fece altro che affossare le sorti del Fronte Democratico in Italia, che non trovò di meglio da fare se non giustificare vergognosamente le violenze degli stalinisti, rivelando agli italiani cosa sarebbe successo se una forza comunista avesse vinto nel paese.
La DC fu largamente aiutata dalla propaganda Vaticana, tra comizi, moniti e prediche che erano spudorati appelli a favore del partito di De Gasperi. La stessa propaganda DC non fu solo alimentazione di fantasie cartellonistiche, tra bambini strappati alle fauci di lupi comunisti o serpenti perversi che rompono l'armonia familiare; molti furono anche gli slogan concreti, tra cui quello che recitava: coi discorsi di Togliatti non si condisce la pastasciutta. Perciò le persone intelligenti votano per De Gasperi che ha ottenuto gratis dall'America la farina per gli spaghetti e anche il condimento.
La DC fu anche intelligente nel non voler apparire unicamente come il partito dei padroni, e questa globalità gli fu possibile grazie alla presenza della corrente progressista di Giuseppe Dossetti. Confindustria, infine, approvò un rilevante aumento salariale agli impiegati, rabbonendo un settore dell'elettorato che era stato incapace di difendere i propri livelli di vita nei tre anni precedenti.
La differenza macroscopica tra DC e FP è che il secondo godeva solo dell'appoggio della popolazione politicamente attiva; i suoi discorsi erano fumosi, i programmi vaghi. La DC trionfò con la maggioranza assoluta, il 48,5 % e 305 seggi su 574. Il Fronte Popolare vinse 181 seggi divisi macroscopicamentre tra i 140 dei comunisti e i 41 dei socialisti; da allora l'egemonia comunista sulla sinistra non fu più in discussione.

Tratto da STORIA CONTEMPORANEA di Gherardo Fabretti
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