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La crescita dell'edilizia in Italia - 1951/1958 -

La crescita dell'edilizia in Italia  - 1951/1958 -

Nel periodo dal 1951 al al 1958 lo sviluppo dell'economia italiana era dovuto prevalentemente alla domanda interna e i maggiori investimenti non furono nelle industrie di prodotti di esportazione ma nell'edilizia, nei lavori pubblici e nell'agricoltura. Questo quadro muta rapidamente dal 1958 al 1963 con i primi effetti del Mercato Comune. La percentuale delle merci italiane destinate alla CEE crebbe dal 23% (1953) al 29,8 (1960) al 40,2 (1965). Anche il tipo di beni esportati mutò ampiamente: dai prodotti tessili e alimentari si passò all'esportazione di beni di consumo come frigoriferi, auto, lavatrici, televisori, macchine da scrivere e prodotti in plastica. Molte piccole industrie divennero rapidamente punte di diamante della produzione industriale italiana: la Candy, la Ignis, la Zanussi, la Olivetti. La Fiat con la sua produzione automobilistica, fu poi una sorta di settore propulsivo generale dell'economia: si è calcolato che circa il 20% degli investimenti compiuti tra il 1958 e il 1964 dipendesse dalle scelte produttive fatte dalla Fiat: fabbriche di accessori, di gomma, acciaio, benzina, apparecchi si muovevano sulla base delle prospettive della Fiat; persino le strade venivano costruite spesso su questo principio.
La distribuzione industriale si allargò rispetto al triangolo industriale, spostandosi a est e a sud fino a Bologna e Ravenna.

Tratto da STORIA CONTEMPORANEA di Gherardo Fabretti
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