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Schmitt - Bilanciamento o divisione e separazione dei poteri

Nel Parlamentarismo moderno la fede nella pubblica opinione  si collega con il concetto del Bilanciamento o Divisione delle diverse attività statuali ed istanze, con cui si vuole superare la concentrazione di potere contenuta nell’assolutismo.
Secondo la dottrina della separazione dei poteri, non soltanto il Parlamento deve essere visto come una parte delle funzioni statuali che viene contrapposto alle altre parti (esecutivo e giustizia), cioè non deve essere solo una componente dell’equilibrio, ma il legislativo deve essere riequilibrato al suo interno. Il fatto che il legislativo stesso viene riequilibrato e dimezzato in un sistema a due Camere o mediante istituzioni federalistiche, ma anche all’interno di una Camera, viene posto in funzione un bilanciamento delle idee e delle opinioni.
Spesso si pone a fondamento della teoria della separazione dei poteri, per il quale si cita il LOCKE, l’eventualità che l’autorità che emana le leggi sia anche la stessa che le esegue sarebbe a rischio; perciò non dovrebbe essere lecito che il principe come capo dell’esecutivo o il Parlamento come organo legislativo riuniscano in sé tutto il potere statuale. Tuttavia, non appena subentra una fondazione teorico – statualistica generale, nasce sul continente una teoria costituzionale con il concetto costituzionale di legge. A partire da esso l’istituzione del Parlamento va intesa come istituzione di un organo statuale essenzialmente legislativo. Solamente questo concetto di legge è a fondamento del principio secondo cui una costituzione si identifica con la separazione dei poteri. Nell’art. 16 della DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO E DEL CITTADINO del 1789 esso ha trovato la sua più famosa proclamazione: Ogni società nella quale la garanzia dei diritti non è assicurata, né la separazione dei poteri determinata, non ha costituzione. Quindi la separazione dei poteri si identifica con la costituzione anche nel pensiero filosofico – statualistico tedesco da KANT a HEGEL. La DITTATURA, conseguentemente, anche per un siffatto modo di pensiero, non è un’antitesi della democrazia, ma, essenzialmente, superamento della divisione dei poteri, ossia superamento della costituzione, ossia superamento della distinzione di legislativo ed esecutivo

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Dettagli appunto:

  • Autore: Angela Consolazio
  • Facoltà: Scienze Politiche
  • Titolo del libro: La condizione storico-spirituale dell'odierno parlamentarismo - a cura di G. Stella - ISBN 88-348-4388-6
  • Autore del libro: Carl Schmitt
  • Editore: G. Giappichelli Editore
  • Anno pubblicazione: 2004

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