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L'ipertesto personalizzato: virtualità reale e protocolli di significato

L'ipertesto personalizzato: virtualità reale e protocolli di significato


Varie linee di pensiero hanno sottolineato la necessità di ripensare la comunicazione sulla base dell’interattività e della multimedialità, emerge così un nuovo modello di comunicazione che rappresenta una nuova cultura e che è identificato nell’azione simultanea di cinque processi:
1) Integrazione tra forme artistiche e tecnologia con una risultante ibrida
2) Interattività: la capacità dell’utente di manipolare ed esibire la propria esperienza dei media e di comunicare con altri attraverso i media anche in tempo reale.
3) Ipermedia: connessione tra elementi mediatici separati ma uniti da associazioni personali o indotte.
4) Immersione: la peculiarità totalizzante del mezzo data dall’esperienza di simulazione anche in 3D.
5) Narratività: la concretizzazione dei passi precedenti che si snodano in una narrazione non lineare, in cui i collegamenti sono logici e non successivi.
Internet si è integrato con il nostro modo di pensare, rendendo inscindibili i processo degli uni dagli altri; la mente è articolata come ipertesto e ipermedia così dovrà essere internet. L’ipertesto è la capacità di ricombinare le informazioni in ogni maniera possibile, l’ipertesto diventa il paradigma fondante della cultura informazionale della network society. Il nostro modo di pensare ha assimilato l’ipertesto, per questo Castells dice che viviamo nella “cultura della virtualità reale”. E’ virtuale perché è basata su processi comunicativi elettronici, ed è vera perché è fondante del nostro quotidiano. Creiamo significato attraverso la virtualità. L’ipertesto è all’interno di noi e per condividerlo servono protocolli comuni, il mezzo migliore a tale fine è l’arte in tutte le sue manifestazioni che è un protocollo di comunicazione libero per unire le esperienza umane.

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