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L'internazionalizzazione della Sicilia



Un cenno va fatto all'apertura dell'economia e della società siciliana ed ai suoi legami internazionali, che possono essere valutati dagli scambi commerciali e dagli investimenti che riguardano l'estero e dal movimento turistico e del traffico nazionale ed internazionale dei principali nodi di trasporto. Emerge innanzitutto che l'apertura dell'economia siciliana verso l'esterno è modesta (1,8% delle importazioni nazionali e 4,5% delle esportazioni nazionali). Una apertura già scarsa che viene aggravata da una marcata dipendenza, dipendenza visibile soprattutto nel settore industriale e terziario avanzato. La quasi totalità dell'export siciliano (il 90%) è costituito da prodotti dell'industria manifatturiera o, nel caso siracusano, petrolchimico.
Non meno significativi del bassissimo livello internazionale della Sicilia è il capitolo riguardante gli investimenti esteri in Sicilia e quelli provenienti dalla Sicilia, che si mantengono ancora al di sotto dell'1% di quelli italiani. L'incidenza dei flussi turistici è invece pressoché inalterata (5% degli arrivi e 4% delle presenze) con un lieve miglioramento grazie all'apertura in senso culturale dell'industria regionale del turismo. Alla valorizzazione turistica si ricollega anche la crescente attenzione verso l'ambiente e il paesaggio, i parchi, le riserve naturali e le altre aree protette, oltre ai parchi letterari .

Tratto da GEOGRAFIA di Gherardo Fabretti
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