Skip to content

Russia Contemporanea - Da El’sin a Putin


UN NUOVO STATO
El’cin sostenne che il Paese aveva bisogno di riforme profonde che necessitavano del sostegno di ogni strato sociale, ma la Russia aveva una costituzione ispirata ai principi leninisti secondo cui il fulcro dello Stato era il Soviet Supremo e il problema era che non esisteva un partito riformatore, ma la vecchia classe decisa a conservare le proprie prerogative. Il contrasto esplose nel ’92, quando i pieni poteri che El’cin aveva ricevuto dal Parlamento stavano per scadere: la Russia si trovò così retta da una diarchia, El’cin che fondava la propria autorità sul voto popolare e il Soviet Supremo che si nascondeva dietro l’applicazione della vecchia costituzione. Fu il presidente a rompere gli indugi: proclamò che la costituzione era una documento sovietico e => incompatibile con la nuova realtà, e indisse delle elezioni. El’cin vinse, ma non raggiungendo il quorum stabilito dovette limitarsi a creare un’assemblea costituente  che lavorò alla creazione di un testo che rafforzasse i poteri del presidente.
La definitiva rottura si ebbe quando El’cin dichiarò sciolta la Camera e convocò nuove elezioni per il Parlamento e il Capo dello Stato; il Soviet respinse lo scioglimento, dando il via a uno scontro cruento, in cui il Presidente ebbe la meglio. Vengono indette nuove elezioni, ma la vittoria del fronte nazionalista e comunista mette in difficoltà la guida di El’cin.
Nel 1996 El’cin chiede il rinnovo del mandato presidenziale e vince, ma in questo ultimo periodo il suo obiettivo principale è la ricerca di un successore (il Capo dello Stato può designare il suo successore); la scelta definitiva cade su Putin.

LA TRANSIZIONE ECONOMICA
El’cin comprese che il mercato all’occidentale gli avrebbe permesso di ridurre il collasso dell’apparato economico contando anche sugli aiuti dei Paesi dell’Ovest, e avviò quindi una serie di riforme economiche (soppressione dei prezzi politici con conseguente aumento dei beni di consumo, ma aumento del’inflazione e diminuzione del PIL; privatizzazioni, ma assenza di imprenditori e leggi e relativo aumento della corruzione; istituzione di un codice di commercio e di un tribunale arbitrale per le controversie economiche).

LE GUERRE POST SOVIETICHE
    •    conflitto tra la minoranza russa e quella ucraina in Moldavia;
    •    conflitti in Georgia (georgiani  vs  osseti, guerra civile tra vecchio e nuovo leader, georgiani  vs  abkhazi)
    •    conflitto in Cecenia

I RAPPORTI INTERNAZIONALI
El’cin riuscì a evitare tutti i conflitti che avrebbero suscitato i sospetti dell’Occidente, perché non poteva permettersi una nuova guerra con i Paesi occidentali o con gli USA; ecco perché nel 1997 venne firmata una nuova intesa tra NATO e Russia.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.