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Un modello gerarchico per individuare i fattori di sviluppo cognitivo e di profitto


Alcuni psicologi britannici (vedi Spearman) hanno voluto spiegare il profitto scolastico secondo il modello cognitivo “gerarchico”, tale modello ipotizza un fattore generale (fattore-g) che è presente in tutte le operazioni cognitive e quindi è posto al centro del grafico subito dopo per importanza ci sono i fattori di gruppo, che sono presenti in un gruppo di attività e ne sono stati individuati diversi: fattore verbale scolastico(area verbale) fattore spaziale meccanico(area spaziale) fattore percettivo(dapprima non considerato e infatti non è presente nella tabella in seguito riconsiderato in termini di rapidità e precisione del compito). Subito dopo i fattori di gruppo ci sono fattori di livello intermedio che sono all’interno del fattore di gruppo e sono due: il  fattore v (influisce sulle attività verbali) e il fattore n (conoscenze matematiche), ancora più sotto si trovano invece i fattori specifici che sono presenti all’interno del fattore v (ad esempio all’interno del fattore v ci può essere un fattore che influisce più sulla capacità di scrittura che su quella di lettura ad esempio). Quindi sono disposti a matrioska, il fattore piccolo è all’interno del fattore grande.

Tratto da I TEST IN PSICOLOGIA di Antonino Cascione
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