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I modelli di personalità


Fino agli anni 80 i modelli di personalità più accreditati dalla ricerca e più diffusi nella pratica potevano ricondursi a:
-modello fenomenologico: categorie desunte dalla vita quotidiana (test tipico: California Personalità Inventory di Gough)
-modello fattoriale: basato su un repertorio che copre idealmente tutte le possibili caratteristiche di personalità e si estraggono i fattori obliqui cioè quei fattori poco correlati tra loro ma non indipendenti (test tipico: 16Pf di Cattell)
-modello fattoriale (2): repertorio iniziale costituito da fattori già individuati da altre ricerche raggruppando gli indicatori mediante analisi fattoriali che estraggono direttamente un numero ridotto di fattori ortogonali fra loro, cioè indipendenti, con correlazioni vicinissime allo 0 l’uno con l’altro (test tipico: Eysenck Personalità Questionnaire). Accanto a questi strumenti ve ne erano decine di altri riconducibili a costrutti teorici ben noti (estroversione-introversione) alcuni molto specifici (timidezza). Alcune ricerche di Norman e altri psicologi americani suggerirono di raggruppare la maggiorparte dei fattori in cinque grandi categorie (big five) e da qui nacque nel 1985 il Neo Personalità Inventory (Costa e McCrae) in cui  i 5 grandi fattori si sovrappongono ai fattori di Eysenck e di Cattell.

Tratto da I TEST IN PSICOLOGIA di Antonino Cascione
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