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Sonata


in origine: qualunque composizione non cantata ma suonata con strumenti. Al contrario della Suite, che si è sviluppata dalla musica da ballo, la sonata ebbe le sue radici in un tipo di musica vocale di origine franco-fiamminga detta canzone.
XVII-XVIII sec. : composizione di vari movimenti ma di carattere più serio della suite.
Forma binaria e forma ternaria, poi distinzione tra sonata da camera e sonata da chiesa.
Carattere incerto tra suite e sonata --> elementi in comune come minuetto e trio.
Lenta evoluzione --> nel XVIII secolo primeggia tra tutte le forme musicali e raggiunge il suo culmine nel periodo classico.
Triplice divisione fondamentale, esposizione, sviluppo e ripresa.
Esposizione: facciamo conoscenza con i suoi elementi tematici di base.
Primo tema: di solito è una coincisa melodia di particolare interesse ritmico (carattere maschile) in tonica.
Secondo tema: di solito di carattere lirico, più femminile, in contrasto con il primo
Talvolta i due ruoli sono invertiti, contrasto dato dalle due tonalità diverse --> transazione tra le due tramite ponti di varia lunghezza (ponte modulante).
L’esposizione si chiude con una codetta.
Sviluppo : elaborazione del materiale musicale presentato nella prima parte
Ripresa: sezione conclusiva della sonata in cui l’esposizione viene ripetuta con alcune varianti tecniche e con diverso significato emotivo. Il secondo tema appare in tonica. Il tutto porta a una coda.
Il conflitto è superato, i personaggi hanno riacquistato l’equilibrio ma cambiano.
La sonata consiste in tre o quattro movimenti
 Forma sonata, veloce
 Forma ternaria (oppure sonata o rondò),  lenta
 Minuetto o trio,  moderatamente veloce
 Rondò, veloce.

Tratto da LA GRAMMATICA DELLA MUSICA di Silvia Lozza
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